(Photo credit should read FETHI BELAID/AFP/Getty Images)

Al-Ahly e Zamalek, i club piu’ vincenti e anche piu’ rivali del calcio egiziano saranno l’uno contro l’altro nella finale del piu’ importante trofeo calcistico africano, la Caf Champions League.

Il derby del Cairo, noto per il grande seguito e anche per i problemi di ordine pubblico che spesso comporta, e’ previsto per il 27 novembre. L’Al-Ahly e’ noto storicamente come la compagine cara alle classi popolari mentre lo Zamalek e’ tradizionalmente sostenuto dalle fasce piu’ agiate.

Chi avra’ la meglio si aggiudichera’ la competizione, che e’ svolta quasi tutti gli anni a partire dal 1964, rispettivamente per la nona o la sesta volta.

Per arrivare alla finale si e’ dovuti passare per un altro “derby incrociato”. Mentre l’Al-Ahly ha avuto la meglio del Wydad Casablanca, infatti, lo Zamalek ha battuto il Raja, altra sponda calcistica della citta’ piu’ popolosa del Marocco. Il match che decidera’ il torneo, che si svolgera’ ad Alessandria, seconda citta’ dell’Egitto, sara’ per diverse ragioni unico.

A causa della pandemia di Covid-19, la sfida si terra’ la prima volta nella storia a porte chiuse e con una partita unica e non con gara di andata e di ritorno. Il campione in carica e’ l’Esperance di Tunisi.

Un successo per il calcio egiziano, in un momento in cui il movimento sportivo nazionale e’ segnato da controversie, violenze e repressione. Le frange piu’ estreme del tifo egiziano, che hanno partecipato alla rivoluzione del 2011 culminata nella fine del trentennale governo di Hosni Mubarak, sono state equiparate nel 2015 a organizzazioni terroristiche dal capo dello Stato Abdel Fattah al-Sisi.

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