La provocazione di Lele Adani, ex calciatore di Inter, Fiorentina e Brescia e una delle principali voci tra gli opinionisti televisivi, ha colto nel segno.
Durante una diretta Instagram di Bobo Vieri, risalente a una paio di settimane fa, il commentatore tecnico di Sky ha servito un assist ai giocatori di Serie A: “L’unico modo per salvare il calcio dilettantistico è che i giocatori di Serie A tassino il loro stipendio del 5% e lo donino, con grande gioia, al mondo Dilettanti, perché nessuno lo aiuta. Facendo questo gesto, loro salvano sé stessi, perché tutti sono partiti da lì e tanti ci tornano”.
Una proposta, forse una provocazione. In ogni caso, in qualsiasi modo si voglia considerarla, ha ottenuto un risultato. Perché nel corso di questi ultimi giorni ha generato un proficuo dibattito ad ampio raggio.
L’intervento dell’ex calciatore è così proseguito: “Dobbiamo rispettare e dare un abbraccio al calcio dilettantistico. Perché l’anno scorso ‘i nostri colleghi’, perché tutti abbiamo iniziato da lì, erano 365.034 nelle varie categorie dilettantistiche mentre 680.531 erano i giovani delle scuole calcio o settori giovanili dilettantistici. Quindi, per la stagione 2019/2020 il totale di iscritti è stato di 1.045.565, oltre un milione di persone che fa parte di questo grande ed importante mondo”.
“Quando il calcio a certi livelli finisce, molti tornano nel paese, facendo da esempio per gli altri, creando scuole calcio ed accademie, selezionando allenatori e svolgendo tanti altri ruoli. Se non sostieni il calcio che è territorio, finisce tutto. I calciatori sono i protagonisti. Lo spettacolo passa da loro, loro devono dare voce a chi non ha voce. Devono creare un sistema che aiuti il calcio in città, in provincia, in oratorio. A certi livelli non è un 5% che fa la differenza, però per il calcio dilettantistico un 5% è tanto. Il calcio è di tutti, sosteniamolo insieme”.