“Se fosse seria non sarebbe più clandestina”. Il presidente della Liga spagnola, Javier Tebas, ha liquidato così le ipotesi su una Superlega. “Tanti la sognano o sono a favore, ma quando arrivano alla realtà si accorgono che è impossibile dal punto di vista giuridico ed economico, non penso che Jp Morgan ci voglia mettere soldi, se non per perderli”, ha spiegato il manager, nel suo intervento al talk online organizzato da Rcs Academy sulle prospettive dell’industria dello sport nell’emergenza Covid, in cui ha parlato anche delle prospettive legate ai diritti tv, come riporta l’Ansa.
“Abbiamo già chiuso praticamente la vendita dei diritti internazionali per le prossime 4 stagioni, con una crescita media dell’8%”, ha detto Tebas, sottolineando che “fra 5-6 anni il mondo degli Ott sarà la finestra su cui si vedrà meglio lo sport”, e che il campionato spagnolo ha già creato il suo Ott, Liga Pass, “una nuova linea di business per portare la crescita in doppia cifra”, anche in collaborazione con Nba per lo scambio di informazioni su intelligenza artificiale ed ecosistema digitale.
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“Se non andiamo avanti sulla conoscenza dei nostri utenti, delle loro abitudini, questo mondo lo domineranno Amazon, Facebook e Twitter mentre noi, che siamo i veri titolari, non lo domineremo e ci saranno grandi problemi economici”, ha proseguito.
“La situazione del calcio spagnolo è complicata soprattutto dal punto di vista economico a causa del Coronavirus. Ha colpito i club soprattutto dal punto di vista del ticketing. La crisi colpisce più i grossi club che i piccoli e si protrarrà anche nella prossima stagione. Abbiamo avuto 140 giocatori positivi, per fortuna grazie ai protocolli abbiamo evitato focolai, ma dobbiamo continuare a lavorare. Questo campionato sarà più difficile di quello precedente. Potrebbero mancare 490 milioni a causa del Covid per cui dovremo rifinanziarci. Questa cifra riguarda 14 club e potrà essere coperta attraverso una riduzione salariale, la vendita di giocatori e nuovi finanziamenti”, ha concluso Tebas.