Outraged – Le stelle europee, sia maschili che femminili, offrono il loro personale punto di vista su razzismo, sessismo e omofobia in un nuovo documentario di UEFA.tv che affronta a testa alta il tema della discriminazione nel calcio.
Alcuni dei più grandi nomi del calcio del passato e del presente parlano delle loro esperienze personali su questioni come razzismo e discriminazione, piaghe che purtroppo ancora oggi attanagliano lo sport più popolare del mondo, in ‘Outraged’, un documentario prodotto dalla UEFA e pubblicato oggi su UEFA.tv (‘Outraged’ è visibile gratuitamente su UEFA.tv).
Stelle del calcio di oggi come Paul Pogba, Nadia Nadim, Megan Rapinoe, Moise Kean, Dejan Lovren, Olivier Giroud, Shanice van de Sanden, Tyrone Mings, Juan Mata, Guram Kashia e Kalidou Koulibaly, condividono le loro storie di esclusione e discriminazione nel calcio, e forniscono degli spunti di riflessione interessanti sul modo migliore per combattere ed eliminare questi problemi dallo sport.
Pernille Harder, Lucy Bronze e Rapinoe, insieme all’arbitro Stéphanie Frappart, raccontano la loro lotta a sessismo e discriminazione nella battaglia in favore del calcio femminile.
Anche l’allenatore José Mourinho e la leggenda olandese Ruud Gullit compaiono nel documentario che conduce gli spettatori in un viaggio attraverso l’Europa e il Nord America esplorando le complessità della discriminazione nel calcio a livello mondiale, sia essa basata su etnia, sesso, religione, orientamento sessuale o sulla provenienza dei rifugiati.
Tutti i partecipanti sottolineano l’importanza dell’ascolto e la necessità di una collaborazione attiva.
“È molto importante che (i giocatori) si raccontino. Sono loro a subire la discriminazione – ha detto il presidente UEFA, Aleksander Čeferin, in un’intervista contenuta in ‘Outraged’. – Dobbiamo parlare con i giocatori che sono in campo e che subiscono la discriminazione in prima persona”. Čeferin sottolinea come il calcio debba fare un passo avanti e farsi da portavoce nella lotta contro la discriminazione.
‘Outraged’: i calciatori spiegano come stanno le cose
Ruud Gullit: “È un cancro sociale che tutti noi dobbiamo cercare di curare”.
Tyrone Mings: “Non si deve per forza passare dal problema per distinguere il bene dal male, quindi se non stai facendo nulla a riguardo, penso che anche tu faccia parte del problema”.
Thomas Hitzlsperger: “Volevo fare outing mentre ero ancora in attività perché sapevo che avrebbe avuto un grande impatto. I miei amici più cari però pensavano che fosse una cattiva idea, così ci ho messo troppo tempo per trovare il coraggio”.
Megan Rapinoe: “Il calcio è uno sport diverso da qualsiasi altro e ci dà l’occasione unica di potere cambiare in meglio il mondo”.
Stéphanie Frappart: “Penso che le mie prestazioni e il fatto che la gente mi veda nelle partite degli uomini cambieranno le cose, ed è per questo che il mio posto è lì”.
José Mourinho: “Non possiamo nascondere che ancora oggi esista la discriminazione, e dobbiamo combatterla per un mondo migliore”.
Presenti in ‘Outraged’ (in ordine di apparizione)
Paul Pogba
Moise Kean
José Mourinho
Tyrone Mings
Ruud Gullit
Aleksander Čeferin
Megan Rapinoe
Guram Kashia
Pernille Harder
Olivier Giroud
Juan Mata
Hope Powell
Thomas Hitzlsperger
Shanice van de Sanden
Nikita Parris
Lucy Bronze
Samantha Johnson
Nadia Nadim
Stéphanie Frappart
Dejan Lovren
Kalidou Koulibaly
Didier Deschamps
La discriminazione è in tutti i settore e spesso insita nelle stesse aziende. L’avvocato Giuseppe Caruso studia da anni il problema e lo porta alla commissione per la tutela del consumatore e contro le discriminazione.