Sono ben 3.380 le realtà – tra Regioni, Province, Comuni, Federazioni, Enti di promozione sportiva, società, Enti religiosi – che attendono con ansia l’esito del Bando “Sport e Periferie 2020”, concluso il 30 ottobre.
Un esito che era inizialmente previsto intorno a gennaio, ma la grandinata di domande piovute sul Ministero dello Sport ha inevitabilmente rallentato la macchina. Facendo slittare il tutto alla fine di marzo, massimo i primi giorni di aprile.
Sono 140 i milioni messi a disposizione dal Dipartimento per lo sport. Mentre il valore complessivo dei progetti supera i 2 miliardi.
Queste le tipologie di intervento che era possibile proporre al finanziamento:
- realizzazione e rigenerazione di impianti sportivi finalizzati all’attività agonistica, localizzati nelle aree svantaggiate del Paese e nelle periferie urbane;
- diffusione di attrezzature sportive con l’obiettivo di rimuovere gli squilibri economici e sociali esistenti;
- completamento e adeguamento di impianti sportivi esistenti da destinare all’attività agonistica nazionale e internazionale.
Particolarmente attiva la Campania, che ha presentato ben 435 progetti, per un valore di 267 milioni. A seguire, il Lazio con 336 (per 217 milioni) e la Calabria con 288 (per 170 milioni).
“Sarà importante rivitalizzare attraverso lo sport le aree svantaggiate del Paese”, ha sottolineato il ministro Vincenzo Spadafora.