Ricavi top club europei – Gli effetti dell’emergenza Coronavirus si riflettono alla perfezione sulle performance finanziarie dei principali club europei. E’ quanto emerge dal “The European Champions Report 2021”, uno studio di KPMG che analizza i conti dei sei club campioni delle principali leghe europee.
Tutte le società analizzate hanno fatto registrare un calo dei ricavi operativi: Juventus, Paris Saint-Germain e Porto hanno fatto segnare un calo a doppia cifra anno su anno, mentre Bayern Monaco, Liverpool e Real Madrid hanno registrato diminuzioni più modeste dei ricavi operativi, principalmente per la loro capacità di far crescere i ricavi commerciali.
«Mentre le recenti stagioni pre-Covid hanno dimostrato una crescita costante e stabile per quasi tutti i campioni dei campionati più importanti d’Europa, la scorsa stagione è stata angosciante per tutti, anche se in misura diversa. La crisi del coronavirus ha messo in dubbio la sostenibilità finanziaria dell’ecosistema calcistico nel suo complesso e ne ha ulteriormente esposto la fragilità», il commento di Andrea Sartori, Global Head of Sports di KPMG.
«Anche prima della pandemia, lo stipendio dei giocatori gonfiato, insieme alle crescenti commissioni per trasferimenti e agenti, poneva una notevole pressione sulle finanze dei club. La crisi ha amplificato questi difetti nell’attuale modello di business. I club hanno dovuto improvvisamente affrontare problemi di liquidità con tutti i loro flussi di reddito influenzati dall’assenza di ricavi da matchday, oltre alla rinegoziazione, sospensione o annullamento dei pagamenti da media e da partner commerciali», ha aggiunto.
Ricavi top club europei – I punti chiave del “The European Champions Report 2021”
Questi alcuni punti chiavi del report realizzato da KPMG:
- I ricavi operativi (al netto dei proventi da trasferimenti) sono diminuiti per tutti i campioni analizzati nel report;
- Nonostante un calo dei ricavi dell’8%, il Real Madrid ha registrato il fatturato complessivo più alto pari a 681,2 milioni di euro tra i campioni;
- Con molte partite cancellate o giocate a porte chiuse, i ricavi da stadio hanno subito un duro colpo per tutti i club;
- Anche i proventi dalle trasmissioni televisive sono diminuiti per tutti questi campioni, con le prestazioni in UEFA Champions League che hanno giocato un ruolo: i finalisti Bayern Monaco e Psg hanno registrato solo un calo del 4% del loro reddito televisivo, mentre il calo del 63% dei diritti televisivi del Porto è stato principalmente una conseguenza della loro uscita anticipata dalla UCL;
- Liverpool, Bayern Monaco e Real Madrid hanno visto crescere i loro ricavi commerciali: gli unici esempi di crescita dei ricavi in questa analisi, che hanno contribuito a più modeste riduzioni dei ricavi operativi;
- I campioni di Germania e di Spagna hanno potuto registrare un modesto utile netto (di 5,9 milioni di euro e 0,3 milioni di euro rispettivamente), seppur con forti diminuzioni rispetto alla stagione precedente, mentre gli altri club analizzati hanno registrato perdite significative per l’esercizio finanziario 2019/20.
Dal punto di vista comparativo, il posticipo e/o la cancellazione delle partite, in alcuni casi giocate dopo la chiusura dell’esercizio, e l’incertezza su potenziali rinegoziazioni dei pagamenti da media e partner commerciali, hanno posto delle sfide su come i ricavi e i costi siano stati rappresentati dai club.
Guardando ulteriori dati del report, il Porto ha registrato il più grande calo di ricavi in termini percentuali (-50%), principalmente conseguenza dell’uscita anticipata nei turni di qualificazione della UEFA Champions League, mentre il Psg ha subito il colpo più duro in termini assoluti (-95,4 milioni di euro).
Il Bayern Monaco può vantare il colpo meno grave (-18,3 milioni di euro, in calo del 3%), mentre il Real Madrid ha registrato il fatturato complessivo più alto (681,2 milioni) tra i campioni, nonostante un calo dei ricavi operativi dell’8%.
Sebbene diversi club siano riusciti a ridurre gli stipendi dei giocatori, non tutti sono stati in grado di diminuire i costi in proporzione al forte calo dei ricavi complessivi. Bayern Monaco e Juventus hanno ridotto i costi del personale rispettivamente del 6% e del 13%.
Al contrario, i costi del personale del Real Madrid sono aumentati del 4%, nonostante i giocatori abbiano optato per un taglio temporaneo dello stipendio del 10%, e quindi il club ha registrato costi del personale più elevati (411 milioni di euro) tra i campioni. Il PSG ha registrato una crescita ancora maggiore in termini percentuali (10%), dovuto principalmente ad un aumento delle retribuzioni con alcuni nuovi acquisti.
«Una crisi offre quasi sempre l’opportunità di evidenziare i principali fallimenti nel modello di business e anche di guidare innovazione ed evoluzione – quindi è incoraggiante vedere discutere gli organi di governo, le associazioni e i club di riforme relative a calendario, misure di controllo dei costi, modifiche all’economia e alla governance di competizioni nazionali ed europee o nel sistema dei trasferimenti», ha detto Sartori.
«Il nostro appello allo scoppio della crisi di quasi un anno fa resta valido: la complessità senza precedenti delle problematiche nella nuova realtà richiede flessibilità, saggezza, responsabilità e collaborazione da tutte le parti a tutti i livelli», ha concluso.