fallimenti società serieD 2016 2017

Uno su mille ce la fa? Forse anche meno, tra i giovani che tutti i giorni calcano (calcavano) i campi in ogni angolo del Paese. Si sa. Ciò che non si conosce abbastanza, invece, è questo: per chi riesce ad arrivare “al vertice” della piramide del mondo dilettantistico, poi il grande salto nel microcosmo (ex) dorato del professionismo è piuttosto probabile. E con percentuali in crescita.

Lo certifica il Report pubblicato alcuni giorni fa dalla Lnd, con i dati sui giovani calciatori scelti per le proprie Selezioni nazionali e le loro successive destinazioni.

Ne emerge un boom per i trasferimenti tra i “pro”: ben il 32%, praticamente uno su tre. Un dato incoraggiante e significativo, relativo all’annata 2019-20, non certo felice per il movimento in generale.

Un dato in salita, rispetto al 29% della precedente stagione. Che conferma la bontà di un progetto iniziato nel 2017, imperniato su scouting, agonistica e formazione. Dei 215 giovani che hanno preso parte alle Selezioni dall’U15 all’U19, ben 68 sono poi approdati a Club di serie A (il 15%), B (9%) o C (8%).

“Tante società di vertice hanno iniziato a guardare al nostro movimento con interesse sempre maggiore – sottolinea il presidente della Lnd Cosimo Sibilia – Soprattutto in un momento particolare come questo, in cui il calcio ha bisogno di trovare un punto di equilibrio, mi sembra abbastanza logico cercare soluzioni che garantiscono sostenibilità al sistema”.

Campania (26), Lombardia (23), Veneto (21) e Lazio (20) si attestano come le Regioni più fertili dal punto di vista delle convocazioni. Stupisce il Trentino Alto Adige che con un’estensione e una popolazione di minore entità è stato capace di consegnare ben 15 profili: un caso da studiare.

QUI il report integrale.

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