“Quando io ero giovane guardavo una partita per 90 minuti senza annoiarmi mai. I ragazzi di oggi non ci riescono, è cambiato il modo di fruizione del calcio e dobbiamo capirlo”. Lo ha detto Casper Stylsvig, Chief Revenue Officer del Milan, a Sette, inserto del Corriere della Sera, parlando del nuovo mondo digitale e del suo rapporto con il calcio.
In particolare dei nuovi accordi delle big della Serie A con le piattaforme regine dello streaming, Twitch su tutte, viste le 10 miliardi di ore viste nel 2019 sulla piattaforma acquistata da Amazon nel 2014.
“Dobbiamo ricordarci da dove veniamo, la storia gloriosa del nostro club, ma iniziare anche ad essere rilevanti per il pubblico giovane. Già si parla di third screen con Ipad e cellulare al fianco di una partita. Chi guarda il match vuole chattare con gli amici e insieme cercare informazioni e commenti sui giocatori” spiega Stylsvig.
La partita non basta più. Un concetto condiviso anche da Farhan Ahmed, Director of Strategic Partnerships di Twitch Europa, il quale ha detto: “Le persone vanno su Twitch per interagire sui contenuti di loro interesse, per sentirsi ancora più coinvolti e vicini ai loro beniamini. Creare dibattitto sulle partite e sulle squadre è molto importante e i club possono usarlo come formato per coinvolgere anche quei fan che non possono o non vogliono veder la partita. I club hanno i loro campioni che sono un catalizzatore di pubblico naturale”.
Non solo le piattaforme di streaming, anche gli eSports hanno un importante impatto nella strategia digitale dei club (il prossimo marzo partirà la eSerie A). “Finora abbiamo visto solo la punta dell’iceberg degli eSport – sostiene Stylsvig. – Avranno un grande futuro e noi dobbiamo essere bravi a capire e abbracciare quella linea sottile che c’è tra l’intrattenimento e il calcio vero”.