Il Lehendakari Iñigo Urkullu (il Presidente del Governo della comunità autonoma dei Paesi Baschi) ha ottenuto l’impegno da parte del primo ministro spagnolo Pedro Sanchez a portare avanti un negoziato bilaterale con i Paesi Baschi per il riconoscimento di una Nazionale basca.
Una mossa che segue la richiesta inviata dalla Comunità autonoma alla FIFA e alla UEFA lo scorso dicembre al fine di ottenere il via libera per la Nazionale dei Paesi Baschi. Stando a El Mundo, il governo basco ha già avvallato la richiesta fatta ai due organi calcistici di poter avere una Nazionale propria riconosciuta, che possa competere anche contro la Spagna stessa.
L’assessore allo sport del governo basco, Jon Redondo, si è recato a Zurigo e Nyon il 15 dicembre per registrare ufficialmente la richiesta. I portavoce della Federcalcio spagnola avevano escluso questa possibilità, alla quale tuttavia ha aperto il primo ministro Sanchez, accettando la proposta di Urkullu.
Secondo Marca però, l’apertura di Sanchez non renderebbe comunque praticabile il raggiungimento di questo obiettivo di fronte alla UEFA. La Federcalcio europea dovrebbe modificare il suo statuto, dato che al momento è richiesto il riconoscimento da parte dell’ONU.
Una decisione arrivata dopo quanto accaduto con Gibilterra e Kosovo. In sostanza, secondo Marca Pedro Sanchez potrebbe portare avanti qualsiasi negoziato, ma senza il riconoscimento da parte delle Nazioni Unite, la Nazionale non può essere riconosciuta dalla UEFA.
L’unica altra possibilità sarebbe quella prevista da un’altra norma UEFA, secondo la quale «ci può essere una sola Federazione per paese». Se i Paesi Baschi fossero riconosciuti come Stato indipendente rispetto alla Spagna, potrebbero rendere internazionale la loro Federazione e poi entrare nella UEFA, una possibilità che tuttavia – almeno per il momento – è tutt’altro che concreta.