A lungo ha tenuto banco nella scorsa estate la vicenda dell’addio di Lionel Messi al Barcellona: per diverse settimane si è parlato anche di un possibile approdo all’Inter, anche se i maggiori dubbi vertevano circa la fattibilità economica dell’operazione, dato il lauto ingaggio che l’argentino percepisce in Catalogna.
Non è pensabile infatti che “La Pulce” cambi club per incassare meno di quanto intaschi ora in Spagna. Poi la telenovela si è dissolta al momento in cui Messi ha deciso di restare per un altro anno a Barcellona, spostando di dodici mesi la corsa delle società più ricche all’ingaggio di uno dei calciatori più forti del pianeta.
Al momento, secondo i migliori bookmaker online AAMS, le quote sulla prossima squadra di Messi raccontano del City in vantaggio sul PSG, anche in virtù di un dettaglio da non trascurare, ovvero la presenza sulla panchina dei Citizens di Pep Guardiola. Il tecnico ha allenato per un quadriennio Messi al Barcellona, tra il 2008 ed il 2012.
Quattro stagioni trionfali, che portarono alla conquista di tre campionati spagnoli, due Coppe del Re, tre Supercoppe nazionali e, in campo internazionale, di due Champions League, due Supercoppe europee e due Coppe del Mondo per club.
Le strade dei due poi si separarono, con il tecnico che scelse il Bayern Monaco, ma ora Messi e Guardiola potrebbero incontrarsi di nuovo. Alle spalle del Manchester City, però, pronto ad approfittarne, c’è il PSG. Pur dominando in Patria, i francesi hanno poi sempre mancato il grande appuntamento in Europa.
Negli ultimi anni la società transalpina si è oltretutto sostituita proprio al Manchester City quale principale società europea e, di riflesso, mondiale in quanto a forza economica: la genesi di questa crescita va ricercata nell’approdo, nel novembre 2011, a Parigi del nuovo presidente del club, il rappresentante del Qatar Nasser Ghanim Al-Khelaïfi.
Contestualmente al suo arrivo, naturalmente, sono planati a Parigi miliardi di euro prontamente immessi sul mercato. Basti pensare che attualmente le stime valutano in 870 milioni il valore della rosa del club parigino, composta da 32 giocatori.
Su tutti ovviamente spiccano i valori di mercato attribuiti alle due stelle del club, il transalpino classe 1998 Kylian Mbappé ed il brasiliano classe 1992 Neymar, che nel complesso sono stimati oltre 300 milioni di euro.
Non ci sono però da considerare soltanto le ingenti cifre messe sul piatto per convincere le società a cedere i loro pezzi pregiati, ma anche e, soprattutto, i ragguardevoli ingaggi, ed è questo ciò che potrebbe avere maggior appeal anche su Lionel Messi, che il club può offrire ai propri calciatori.
Nel corso della scorsa stagione, infatti, una semplice statistica ha reso l’idea della dimensione della potenza economica in Patria (e non solo) della società: gli stipendi del PSG sono di gran lunga i più alti della Ligue 1, il massimo campionato francese.
Per dare un’idea già ad un primo sguardo, basterebbe dire che il club, di proprietà della società Qatar Sports Investments, piazza diciotto dei suoi tesserati tra i primi trenta calciatori più pagati in Francia e, di questi, undici monopolizzano le prime undici posizioni della graduatoria.
Come per dire che il più pagato tra i calciatori delle altre squadre di Ligue 1 percepisce meno di quanto incassi il meno pagato della formazione tipo del PSG. Una statistica che fa intuire quanto la dimensione nazionale stia stretta ai parigini.
Che dire degli ingaggi del Paris Saint Germain? Ogni mese Neymar incassa uno stipendio mensile lordo che supera i tre milioni di euro, mentre l’assegno di Kylian Mbappé sfiora i due. Diversi altri calciatori comunque lo scorso anno hanno superato il milione di euro, come Thiago Silva, Marquinhos, Marco Verratti, Ángel Di María, oppure Mauro Icardi e Keylor Navas, con questi ultimi due che percepiscono proprio un milione di euro lordo al mese.
Quindi a quanto potrebbe ammontare lo stipendio di Messi qualora sbarcasse in Francia? Per provare a dare una risposta bisogna guardare ai numeri dell’argentino al Barcellona: ingaggio stagionale da 71 milioni di euro lordi, dei quali oltre 60 di stipendio e più di 10 di diritti d’immagine, altro aspetto non trascurabile.
Non mancano però i bonus: occorre però distinguere quelli individuali da quelli di squadra. Messi infatti incassa degli extra in base al numero di partite giocate, cui vanno a sommarsi altri benefici in caso di conquista del Pallone d’Oro. Inoltre non sono trascurabili neppure i premi in caso di vittoria di trofei con il club, dalla Champions League (competizione in cui però sono previsti benefits economici ad ogni passaggio del turno), alla Liga, passando per la Coppa del Re.
Tutte voci che non andranno trascurate dal PSG qualora voglia portare “La Pulce” a Parigi: certo è che parte di questi lauti investimenti ritornerebbero al club anche sotto la voce legata al merchandising, un po’ come fu per la Juventus all’indomani dell’arrivo di Cristiano Ronaldo a Torino.
L’approdo di Messi a Parigi farebbe impennare le vendite degli oggetti legati al marchio del club: ormai in ogni stagione le società sfornano divise sempre più fantasiose e sempre diverse proprio per una questione di vendite. Per quanto i kit home ed away restino abbastanza simili di anno in anno, seppur qualche restyling sia sempre dietro l’angolo, solitamente è la terza divisa, a dir la verità poco utilizzata, a cambiare continuamente.
Una domanda sorge spontanea: in quanti, soprattutto tra i tifosi, ma anche tra i collezionisti, sarebbero disposti, ad esempio, ad acquistare la terza maglia Jordan del PSG in caso di arrivo di Lionel Messi all’ombra della Tour Eiffel? In tanti, verrebbe da dire. Ed ecco che così, almeno in parte, l’argentino ripagherebbe da solo l’ingaggio alla società grazie agli introiti extra ottenuti da questa voce da mettere a bilancio.
Quanto invece possano essere percorribili altre vie per il futuro della Pulce al momento è difficile dirlo: a lungo hanno sognato i tifosi dell’Inter, soprattutto quando in estate il padre del calciatore ha cercato casa a Milano, anche se poi tutto si è risolto in una bolla di sapone giustificata, pare, da motivi fiscali legati ad una residenza italiana. Al di là di questo aspetto, invece, è lecito pensare al potere economico a disposizione dell’Inter o di altre società, proprio alla luce dei numeri esposti.
Difficile dunque vedere la rivalità tra Messi e Cristiano Ronaldo riproporsi in Italia: non si dovrebbe sfuggire, la prossima estate, ad un passaggio del sudamericano in un’altra squadra, ma non si dovrebbe sbagliare indicando in Manchester City e Paris Saint Germain le uniche società papabili quale nuovo approdo.
Il calcio, però, soprattutto negli ultimi anni di mercato con cifre spesso spropositate, sovente ha colto di sorpresa: in effetti anche il passaggio di Cristiano Ronaldo alla Juventus all’inizio era stato bollato come considerato fantacalcio.