Il mercato italiano si conferma, come lo definiscono gli esperti, “concentrato”, con i tre principali operatori televisivi (Rai, Mediaset e Sky Italia) che detengono quasi l’85% del fatturato televisivo nazionale. È quanto emerge dalla nuova edizione del Report Media & Entertainment curato dall’ Area Studi Mediobanca.
Considerando i ricavi complessivi nel 2019 dei 7 principali operatori televisivi con sede in Italia, inclusivi delle attività sia in Italia sia all’estero, essi sono pari a 9,5 miliardi di euro, in calo del -5% sul 2018. Il segno negativo è influenzato dai minori introiti della Pay Tv (-13,6%) e dal calo dei ricavi da pubblicità (-4,9%), compensati dall’incremento del canone (+2,3%).
Tra gli operatori, in crescita solo la Rai (+2,9%) e Discovery (+0,8%). Gran parte dei ricavi della Tv sono realizzati da Sky (3,1 miliardi), seguita, se si includono anche le attività estere, da Mediaset (2,9 miliardi) e Rai (2,6 miliardi). La situazione cambia se si considerano i soli ricavi nazionali: Sky mantiene il primato, ma la Rai con i suoi 2,6 miliardi supera Mediaset, in terza posizione con 1,9 miliardi. Il gruppo della famiglia Berlusconi, infatti, è l’unico gruppo italiano a respiro internazionale, realizzando un terzo dei propri ricavi all’estero.
Sono numerosi i player italiani controllati da gruppi statunitensi: il loro fatturato aggregato e’ di 3,9 miliardi (-3% sul 2018), mentre gli operatori italiani del comparto segnano un giro d’affari di 3 miliardi (-13%). Tra i gruppi americani il maggiore operatore è sempre Sky seguito da Disney con 412 milioni. Il calo nel 2019 della TV a pagamento, prosegue il Report elaborato dagli studiosi di Mediobanca, è dovuto all’ingente diminuzione degli introiti pubblicitari (-24,5% su base annua) e alla riduzione dei ricavi sugli abbonamenti (-6,6%).
Questi dati nascondono però dinamiche contrapposte: mentre i ricavi pubblicitari e da abbonamento della TV tradizionale calano per effetto della cessazione dei servizi di Mediaset Premium, quelli dello streaming crescono (+39,6%). Sky guida la classifica per offerta di canali TV con 3 canali in chiaro e 40 a pagamento, posizionandosi davanti a Mediaset (15 in chiaro e 7 a pagamento). La competizione oramai si è trasferita sulle piattaforme streaming, dove tutti i principali operatori italiani possiedono almeno una piattaforma Vod (Video on demand) per la fruizione dei contenuti in broadband.
Più in generale, nel periodo 2015-19 è diminuita la redditività industriale (dal 4% al 2,5%), ma alcune società continuano a brillare per ebit margin: Discovery (14,8%), Mediaset (12,3%) e ViacomCBS (5,9%). Migliorano in modo evidente Discovery (+10,4%), ViacomCBS (+9,2%), La7 (+7%) e Mediaset (+5,5%). In termini occupazionali nel 2019 il settore resiste mantenendo praticamente invariata la forza lavoro rispetto al 2018. Nel 2015-2019, Sky registra il maggiore incremento dell’organico.