Nessuna contestazione alle proposte della UEFA per la riforma della Champions League a partire dal 2024. E’ questo – scrive Sky Sports – l’esito della riunione durante la quale la Federcalcio europea ha presentato i propri piani per modificare la massima competizione europea per club in futuro.
Tutte le 55 federazioni affiliate si sono riunite per due ore durante un incontro presieduto dal presidente della UEFA Aleksander Ceferin, e hanno ricevuto un aggiornamento sui piani per aumentare il numero di club partecipanti al torneo dagli attuali 32 a 36.
Secondo quanto appreso da Sky Sports i colloqui sono stati «molto positivi», ma una decisione non verrà presa fino a una riunione esecutiva che coinvolgerà gli amministratori più anziani del calcio europeo, molto probabilmente nel mese di aprile.
La UEFA spera che il nuovo formato, che garantirà ai club più partite e maggiori ricavi, possa scongiurare la minaccia di una Superlega europea. Ad ogni squadra sarebbero garantite almeno 10 partite contro avversari differenti e l’attuale fase a gironi sarebbe rimpiazzata da un campionato unico basato sul cosiddetto “modello svizzero”. Il numero totale delle gare aumenterebbe da 125 a 225.
Sullo sfondo però non mancano alcune preoccupazioni. Una fonte coinvolta nelle consultazioni ha sottolineato al Daily Mail che «c’è già un divario crescente tra i club che partecipano alla Champions League e quelli che non lo fanno. Una Champions ancora più grande significa che più soldi saranno distribuiti tra i club partecipanti».
«Ma la stragrande maggioranza dei club – ha aggiunto la fonte – gioca a livello nazionale, quindi avrà effettivamente accesso a meno soldi». Il timore è che le emittenti pagheranno un prezzo molto più alto per la nuova Champions, destinando allo stesso tempo meno risorse ai diritti televisivi delle competizioni nazionali.