FIGC elezioni presidente
(Photo by Paolo Bruno/Getty Images)

FIGC elezioni presidente – Si deciderà nella giornata di oggi il prossimo futuro della Federcalcio. Gabriele Gravina sfiderà Cosimo Sibilia per la presidenza della FIGC, anche se ad ora non sembrano esserci molti dubbi sulla riconferma dell’attuale presidente.

Più complicato – scrive invece La Gazzetta dello Sport – capire se Cosimo Sibilia riuscirà almeno in parte a rimontare il proprio avversario, che stando alla mappa delle preferenze delle componenti è in vantaggio con un 64% contro un 34% (manca il 2% degli arbitri).

Questa mattina ci sarà prima il saluto di Coni (ci sarà Giovanni Malagò), UEFA (con il segretario generale Giorgio Marchetti) e FIFA. Poi parleranno i rappresentanti delle componenti, quindi toccherà agli sfidanti per la presidenza. Il verdetto potrebbe arrivare anche al primo colpo: basterà il 50% di voti più uno.

Tornando ai sondaggi, il presidente uscente potrebbe perdere qualche voto in Serie A, dove le recenti spaccature su diritti tv e fondi sposterebbero qualche consenso verso Sibilia. Sono 18 i club che hanno firmato la candidatura di Gravina (tutti meno Lazio e Benevento), si potrebbe ipotizzare che il presidente possa perdere 3-4, forse 5 voti.

In pratica, un quarto del 12% della Serie A. In Serie B, Gravina dovrebbe fare praticamente il pieno (Salernitana a parte), mentre in Lega Pro il numero uno federale ha raccolto 54 firme su 58 club, anche qui potrebbe perdere qualche preferenza.

Il sostegno di calciatori e allenatori sembra invece senza incrinature. Gravina, però, potrebbe trovare qualche consenso anche nel fortino di Sibilia, la Lega Nazionale Dilettanti, in particolare Lombardia ed Emilia Romagna (in bilico Umbria e Puglia). Alla fine, il punteggio di 64-34 per, pure a carte rimescolate, potrebbe anche uscire confermato.

Dopo i verdetti elettorali, per il consiglio federale è tutto scontato tranne che in Lega Pro (Lotito e Marotta sono i due designati dalla Lega di A), si dovrà però ripartire da una Federazione divisa. Il primo test sarà quello della riforma dei campionati.

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