Il dirigente della Roma Stefano Scalera è al lavoro per preparare l’incontro di venerdì con il Comune, che – dopo il fallimento del progetto Tor di Valle – sarà utile per individuare la nuova area sulla quale sorgerà lo stadio del club giallorosso, in tempi brevi e a costi contenuti.
Lo riporta il Corriere dello Sport, spiegando che si cercherà una zona che non necessiti della variante urbanistica, perché già adibita a centro sportivo. Il problema è che zone con queste caratteristiche, a Roma, sono difficili da trovare.
Da parte di Friedkin l’obiettivo è quello di risparmiare rispetto al progetto di Pallotta, mentre da parte sua, la sindaca Raggi venerdì confermerà la disponibilità a far sorgere il nuovo stadio in un’altra area (nonostante il Comune debba sostenere le spese per le opere pubbliche a Tor di Valle, che la Roma avrebbe in parte coperto).
A proposito della nuova area, su indicazione di Friedkin si cerca uno spazio non lontano dal centro. Ostiense è una possibilità, ma anche Bufalotta e Massimina rimangono come opzioni. Da escludere invece il Flaminio, vista l’impossibilità di realizzare una copertura e parcheggi: l’impianto non risponderebbe ai requisiti richiesti da FIGC e UEFA.