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Il logo di Comcast

Continua il fenomeno del cord cutting, il “taglio degli abbonamenti”, che da qualche anno colpisce le pay TV americane. Come riporta ItaliaOggi, i maggiori operatori del settore hanno perso 5,12 milioni di abbonati lo scorso anno, 325.000 in più rispetto a quelli persi nel 2019, già anno di ristagno a livello internazionale.

La fotografia viene scattata da uno studio del Leichtman Research Group.Le perdite nette della pay tv di oltre 5 milioni di abbonati nel 2020 sono state leggermente superiori rispetto al 2019 e maggiori di qualsiasi anno precedente” ha commentato Bruce Leichtman, che si è occupato della ricerca. “Nel complesso, i fornitori top di pay tv hanno perso il 5,9% di abbonati nel 2020, rispetto al 5,2% del 2019″.

I provider di pay TV considerati rappresentano il 95% del mercato americano, con 81,3 milioni di sottoscrittori, tra cui 43,9 di abbonati via cavo. Fra di loro il colosso Comcast, proprietario di Sky in Europa, che presenta 1,4 milioni di abbonati in meno rispetto all’anno precedente. Tuttavia, ad aver perso più clienti sono gli operatori via satellite, che hanno fatto registrare un saldo di -3,44 milioni di utenti.

Unico settore a tirare un sospiro di sollievo è quello dei virtual multichannel video programming distributor, in altre parole la versione internet dei pacchetti delle pay TV, simili a Now TV di Sky (diverso dallo streaming on demand stile Netflix). Tale segmento ha chiuso il 2020 con un bilancio di 643.000 abbonati in più rispetto al 2019.

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