Quanto ha guadagnato la Rai con Sanremo? In molti se lo sono chiesti anche alla luce delle polemiche relative al calo di ascolti del Festival condotto da Amadeus con la partecipazione come ospite fisso del calciatore del Milan, Zlatan Ibrahimovic, oltre che di altri protagonisti del mondo del calcio e dello sport, come il tecnico del Bologna, Sinisa Mihajlovic.
«Chi ha parlato di flop», ha osservato non senza un pizzico di irritazione Amadeus nel corso della conferenza stampa conclusiva del Festival di Sanremo, «deve chiedere scusa. Non ha senso parlare di ascolti quest’anno. Realizzare il Festival è stato un successo incredibile».
Gli ha fatto eco Fiorello che, dopo aver fatto l’uccello del malaugurio sabato in diretta durante la finale («A chi verrà dopo di noi spero vada malissimo», aveva scherzato), ieri ha detto seriamente: «Ho sentito solo numeri. Sabato abbiamo fatto 14 milioni di spettatori. Mi chiedo, questi che parlano, cosa hanno visto?».
Quanto ha guadagnato la Rai con Sanremo? I conti del Festival
Alla fine, come sempre, parlano i conti. Dunque quanto ha guadagnato la Rai con Sanremo?
La Rai, tra la sponsorizzazione di Tim, gli spot andati in onda, e senza eventi collaterali, ha incassato 38 milioni di euro, un milione in più dello scorso anno e ha speso 18 milioni, quindi un guadagno secco di 20 milioni.
Ricavi | 38.000.000 |
Costi | -18.000.000 |
Margine | 20.000.000 |
Nel 2020 i ricavi del Festival di Sanremo erano stati 37,1 milioni di euro, compresi anche gli eventi di piazza, che nel 2021 non ci sono stati a causa dell’emergenza sanitaria legata alla pandemia di Covid-19.
Quanto ha guadagnato la Rai con Sanremo? Spettatori in calo, ma cresce l’interesse degli investitori
Gli spettatori sono stati certamente in calo: in media nelle cinque serate si sono persi circa un milione e mezzo di spettatori e 8 punti percentuali (finale 10 milioni di spettatori con il 53% di share) rispetto allo scorso anno.
Anche se bisogna tenere conto delle condizioni particolari in cui è andata in scena l’edizione 2021 del Festival di Sanremo. Non solo la pandemia, ma anche un mercato televisivo con una forte presenza delle piattaforme OTT (Netflix, Amazon, Disney, ecc.) e con la concorrenza della Serie A, andata in onda da martedì a sabato su Sky e DAZN.
«Se abbiamo perso volume sulla fascia dei 65 anni e più, abbiamo guadagnato sulle fasce più pregiate dal punto di vista pubblicitario», ha spiegato l’ad di Rai Pubblicità, Gian Paolo Tavaglia, che ha negato possibili richieste di compensazioni da parte degli investitori pubblicitari: «Lo scorso anno abbiamo fatto stime che poi sono state battute. Non mi sembra di ravvisare particolari perturbazioni da parte degli inserzionisti, molti dei quali ci seguono da tanti anni».