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Il trofeo della Bundesliga (foto Insidefoto.com)

La pandemia non guarda in faccia a nessuno, tantomeno le sue conseguenze economiche. Non fa eccezione la Bundesliga, che ha resi noti i conti della stagione 2019-20. Il quadro presentato è negativo, con i ricavi in calo per la prima volta da 15 anni: 4,5 miliardi di euro, -5,7% rispetto all’anno precedente. Situazione difficile anche per i club, che per la prima volta in nove anni chiudono con un rosso di 155,6 milioni complessivamente, sia pur con otto club in grado comunque di generare utili.

In generale, i ricavi generati dai 18 club della Bundesliga ammontano a 3,8 miliardi (-5,4% rispetto alla stagione precedente), mentre i club di Bundesliga 2 presentano entrate per 726 milioni (-7,2%).

Nel dettaglio, le entrate dei club di Bundesliga sono suddivise in questo modo:

  • 363,538 milioni dal matchday (520,090 nel 2018-19);
  • 888,835 dalla pubblicità (845,443);
  • 1.489,186 dai media (1.483,048);
  • 594,323 dai trasferimenti (675,104);
  • 184,435 dal merchandising (175,993).

Per quanto riguarda i costi, sempre per i club della massima serie, risultano:

  • 1.446,971 milioni in costi del personale nei giorni di casa (1.431,633 nel 2018-19);
  • 257,892 per lo staff commerciale e amministrativo (269,147);
  • 910,025 per i trasferimenti (842,447);
  • 418,601 per le operazioni di gara (428,571);
  • 154,030 per il settore giovanile (144,147).

Tra le due leghe, i club hanno pagato 1,4 miliardi di euro in tasse, portando a 10,6 miliardi l’ammontare totale pagato allo Stato tedesco nelle ultime dieci stagioni. Rimane invariato l’impatto del calcio professionistico sul mercato del lavoro tedesco, con 52,786 impiegati nel settore.

“Nessuno era preparato per la crisi Covid e gli effetti sui diversi aspetti della vita che avrebbe avuto su tutto il globo. Il calcio tedesco non fa eccezione” ha dichiarato Christian Seifert, portavoce del Comitato esecutivo della DFL.

Seifert ha aggiunto: “Negli ultimi 20 anni, la Bundesliga e la Bundesliga 2 hanno stabilito fondamenta economiche sulle quali costruire gli sviluppi futuri. In ogni caso, è chiaro come le ramificate conseguenze della pandemia richiederanno a tutti i club di continuare ad agire con scrupolo finanziario e lungimiranza”.

 

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