“Siamo molto fortunati come generazione con nove scudetti di fila, hanno battuto i cinque che mio nonno ricordava da bambino (la Juventus campione d’Italia dei primi anni trenta, ndr).“. Così il presidente e amministratore delegato di Exor John Elkann ha commentato la situazione del club bianconero in un’intervista al programma di Bruno Vespa Porta a Porta su Rai Uno in cui Elkann ha ricordato il nonno, l’avvocato Giovanni Agnelli, alla vigilia del centenario della nascita. “Quanto abbiamo ottenuto in questo decennio è straordinario. La squadra si sta ringiovanendo, bisogna puntare sui giovani e questo comporta aggiustamenti“, ha aggiunto parlando del club piemontese, eliminato ieri dalla UEFA Champions League.
Exor, va ricordato, è la holding della dinastia Agnelli-Elkann basata in Olanda che è la capogruppo della Juventus. A sua volta Exor è controllata dalla cassaforte di famiglia Giovanni Agnelli BV, di cui Elkann stesso è il principale azionista tramite la sua società privata Dicembre. Nei fatti quindi, si può dire che in trasparenza Elkann è il maggiore azionista della Juventus.
Elkann ha poi proseguito parlando di Stellantis.
“Stellantis rende la Fiat molto più forte. Oggi siamo un gruppo tra i più importanti al mondo. Siamo passati dalla zona sopravvivenza a metà classifica e ora ci giochiamo la testa del campionato“, sono invece le sue parole nella puntata di Porta a Porta che andrà in onda stasera per ricordare il nonno, l’Avvocato Gianni Agnelli nel centenario della nascita.
“Stellantis dà più possibilità a tutti quelli che ci lavorano, permette di valorizzare l’identità di tute le 400.000 persone che lavorano nel gruppo. Sono molto ottimista su quello che potremo fare ora che siamo una società più grande“, ha sottolineato Elkann.