Non solo Stellantis, Ferrari e Juventus, John Elkann investe anche nell’immobiliare di lusso. Il numero uno di Exor ha infatti investito Merope Asset Management, società fondata nel 2015 che investe negli immobili di lusso sul mercato milanese, in cui il presidente di Fca è presente nell’azionariato a fianco del country head di Credit Suisse per l’Italia Federico Imbert (uno dei più noti e apprezzati investment banker del Paese) e di Pietro Croce, ex banker di Jp Morgan e Ubs che materialmente gestisce la società.
Una società di cui Elkann è presente tra i soci con il 10,34% attraverso la fiduciaria Nomen, mentre la maggioranza è alle Merope Holdco (68,98%), controllata da Croce, con la restante quota divisa tra Imbert (10,34%) e Spafid (10,34%), fiduciaria storica del Gruppo Mediobanca.
Tra gli asset immobiliari su cui Merope ha lavorato spiccano il palazzo al numero 5 di via della Spiga a Milano (una delle quattro vie del quadrilatero della moda) o quello all’angolo tra le centralissime via Torino e via della Lupetta sempre nel capoluogo meneghino. Mentre un terzo asset è un progetto di ristrutturazione a Praga e infine c’è un mandato a parte che riguarda la storica Villa Spinola, edificio storico sulla collina di Albaro a Genova, uno degli angoli più prestigiosi del capoluogo ligure.
Almacantar e Merope: il business immobiliare de luxe di John Elkann
Nel corso del 2020, come emerge dal bilancio, la società ha tuttavia ceduto la partecipazione nel veicolo di investimento Atlante, garantendosi una plusvalenza da 9,18 milioni di euro, che ha permesso a Merope di chiudere il bilancio al 15 ottobre 2020 con un utile pari a 9,4 milioni di euro (contro il +115mila euro del 2019) grazie anche a ricavi per 1,4 milioni.
Il CdA di Merope, approvando il bilancio d’esercizio, ha così deciso di destinare 9,2 milioni relativi all’utili a dividendi da distribuire tra i soci: Elkann e la sua Nomen, grazie al 10,34% delle quote, incasseranno così circa 950mila euro come dividendo.