Roma Verona caso Diawara
Foto Andrea Staccioli / Insidefoto

«Sanzione iniqua e sproporzionata rispetto al fatto e ininfluente ai fini del risultato sportivo». E’ la sintesi della posizione della Roma, tramite le parole del legale Antonio Conte, all’udienza per il ricorso davanti al Collegio di Garanzia dello Sport, presieduta da Marco Frattini, per il 3-0 a tavolino di Verona.

L’errore di inserire Diawara nella lista under 22 è stato fatto «in buona fede», secondo il club giallorosso, che chiede una pena congrua. «Evidenziamo un vuoto normativo che solo il Collegio può colmare. La ricostruzione fattuale dimostra come i funzionari preposti della Roma abbiano fatto il possibile per provare a risolvere il problema», spiega l’avvocato Conte.

Il dibattimento dunque si sposta poi sull’alert della Lega per riscontrare l’errore e il legale giallorosso specifica: «Nessuno cerca di derubricare l’errore, ma l’induzione all’errore del delegato della Lega è palese».

Secondo il legale del Verona, Stefano Fanini, il caso è simile a quello di Pescara-Sassuolo del 2017 (3-0 in favore degli emiliani in quell’occasione), «ugualmente relativo norma è in vigore dal 2014, che tutti i club hanno rispettato».

Similitudine riscontrata dal procuratore generale della Procura Generale dello Sport, Livia Rossi. «Non si può prescindere dai precedenti del Collegio, e in particolare dalla decisione numero su Pescara-Sassuolo. In entrambi i casi si è trattato di un errore che poteva essere sanato. La conclusione della procura generale non può che esser del rigetto del ricorso», ha detto l’avvocato Rossi.

Frattini ha poi concesso al ceo della Roma, Guido Fienga, un breve intervento: «Bisogna capire di che tipo di errore si parla. È stato solo formale, non si è capito a cosa si riferiva l’alert della Lega. Noi sicuramente non abbiamo tratto vantaggio, la norma a nostro modo di vedere non è equa».

A margine dell’udienza, Fienga ha aggiunto: «Speriamo che la Corte accolga l’invito a riconsiderare una norma oggettivamente troppo rigida. La Roma non si nasconde, ammette le proprie responsabilità ma senza aver avuto alcun vantaggio che invece una pena così rigida rischia di portarlo al Verona. Per noi non è simile al caso Sassuolo del 2017».

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