L’emergenza Coronavirus, il Fair Play Finanziario e la regola del 50+1. Sono soltanto alcuni degli argomenti toccati da Oliver Kahn in una lunga intervista concessa al settimanale tedesco Kicker.
Il futuro ceo del Bayern Monaco (in carica a partire dal 1° gennaio 2022) ha esordito parlando dell’impatto dell’emergenza Coronavirus sul mondo del calcio: «Questa stagione è ancora nei limiti, ma nella prossima vedremo i segni della crisi portata dall’emergenza Coronavirus».
Secondo Kahn, nonostante la presenza fissa del Bayern Monaco nelle fasi finali della UEFA Champions League, anche il club bavarese non può dormire sonno tranquilli e deve fare particolare attenzione alla gestione delle finanze, calcolando le spese «in modo molto preciso in futuro».
Con la riforma della Champions a partire dal 2024 ci si attende un aumento dei ricavi, «ma questo non ci porterà alcun reale progresso se allo stesso tempo aumenteranno subito le commissioni per i trasferimenti e gli stipendi», ha aggiunto ancora.
«Questa spirale deve essere interrotta a un certo punto», ha sottolineato Kahn, che fa affidamento su «restrizioni più severe sui salari nell’ambito del Fair Play Finanziario», al fine di «ripristinare un equilibrio più ragionevole».
In questo contesto, Kahn si è espresso duramente nei confronti di un indebolimento del FPF: «Chiunque abbia un interesse nel recupero del sistema calcio dovrebbe chiedere che i regolamenti FFP vengano applicati severamente e resi ancora più rigorosi».
A proposito di Bundesliga, il futuro ceo del Bayern non esclude un cambio di format tra playoff e fasi a eliminazione diretta per determinare i vincitori, così come un aggiustamento della regola del 50+1. Kahn lo dice chiaramente: «Non dovrebbero esserci idee bloccate sul nascere neanche in Bundesliga».