Le voci erano già emerse, ma ieri è arrivata l’ufficialità: Amazon pagherà oltre un miliardo di dollari per trasmettere il Thursday Night (la gara del giovedì) di NFL, il campionato Usa di football americano, a partire dal 2023 e per i successivi 10 anni. Un investimento record, per il colosso di Jeff Bezos, nel campo dei diritti tv. E soprattutto quello che sembra un messaggio forte alle dirette concorrenti: ora anche Amazon inizia a fare sul serio sullo sport live.
L’approccio, finora, era stato abbastanza morbido: poche partite, pochi sport, spese ridotte. Anche nella stessa NFL, considerando che Amazon su Prime Video ha trasmesso nel 2017 e trasmette già adesso (dal 2019) la gara del giovedì, ma non in esclusiva e con un investimento tra 75 e 100 milioni di dollari a stagione.
Cifre simili, inoltre, a quelle che Amazon ha investito in Europa sul fronte dei diritti tv, partendo dal Regno Unito, dove il colosso di Bezos è sbarcato acquistando nel 2019 i diritti per trasmettere i tornei dell’ATP World Tour di tennis fino al 2023, oltre agli Us Open. Poi il calcio: 105 milioni di euro per l’esclusiva streaming di 20 partite di Premier League a stagione, tra cui quelle del boxing day (26 dicembre).
In seguito è toccato alla Germania, dove Amazon ha acquisito i diritti per 20 partite all’anno della Champions 2021-2024, investendo circa 100 milioni annui. Infine, l’Italia: circa 80 milioni di euro per poter trasmettere nel 2021/24 le migliori 16 partite del mercoledì sera di Champions League e la finale della Supercoppa UEFA, oltre ad essere in corsa per i Mondiali 2022. Niente Serie A, perché l’approccio minimal in stile Premier non era contemplato dai pacchetti messi in vendita dalla Lega.
Una strategia che, finora, era sempre stata caratterizzata da bassi investimenti e un approccio con i piedi di piombo per il settore dei diritti tv. Briciole, in sostanza, considerando i numeri che registra Amazon ogni anno a bilancio (quasi 350 miliardi di dollari di fatturato e 18 miliardi di utile nel 2020). L’obiettivo sembrava, infatti, più che altro quello di fidelizzare i clienti Prime attirando qualche giovane in più grazie allo sport.
Ora, però, la strategia sembra cambiata: gli 1,32 miliardi che Amazon verserà ogni anno nelle casse dell’NFL paiono il primo vero guanto di sfida di Bezos al mondo dei diritti televisivi sportivi. Puntando, tra l’altro, anche sulla supervalutazione spinta dalle casse piene: nel precedente contratto, Fox pagava 660 milioni di dollari per gli stessi diritti in esclusiva. Resta da capire se, dopo i primi tentativi, con le prossime aste Amazon sarà pronta a investire pesantemente anche sul calcio europeo.