Sky replica alla richiesta di chiarimenti della Lega Serie A sulla proposta per il cosiddetto “canalino” di Lega. Nei giorni scorsi, infatti, era emersa la necessità di richiedere chiarimenti alla pay-tv per quanto riguarda l’offerta per il pacchetto C della vendita per piattaforma, ovverosia quello relativo alla trasmissione delle gare su internet che, a causa dello stop imposto a Sky sulle esclusive web, porterebbe alla creazione del Canale di Lega per trasmettere le gare in co-esclusiva su internet con la stessa Sky.
La pay-tv di Comcast, così, ha replicato alla richiesta di chiarimenti della Serie A in una lunga lettera, in cui sottolinea come la Lega “nutrirebbe dubbi circa l’ammissibilità dell’offerta”, in quanto conterrebbe l’obbligo per la stessa Lega di distribuire il canale solo direttamente agli utenti.
“La posizione della Lega è infondata, in contrasto con il Decreto Melandri (D. Lgs. 9/2008) e idonea a pregiudicare irreversibilmente le dinamiche competitive che la Lega ha il dovere inderogabile di assicurare in conformità alle norme di settore”, spiega Sky nella lettera. Anche perché “la distribuzione diretta di un proprio canale da parte della Lega è la sola forma di distribuzione dei diritti televisivi del campionato di Serie A che il Decreto Melandri (art. 13) consente alla Lega”.
Sky poi conclude: “L’aggiudicazione dell’offerta per piattaforma di Sky porterebbe a un risultato più competitivo rispetto all’offerta di DAZN, perché le dirette televisive delle partite dell’intero campionato sarebbero offerte sia dalla Lega sia da Sky, con evidente beneficio per la Serie A, i clubs e gli spettatori con esposizione del prodotto su tutte le piattaforme. Al contrario, qualora la Lega accettasse l’offerta di DAZN, DAZN sarebbe l’unico operatore a poter offrire il campionato di Serie A nella sua interezza e l’unico operatore a poter offrire in esclusiva tutte le principali partite del campionato, grazie al nuovo meccanismo di pick, sproporzionato, senza precedenti e non incluso nelle linee guida sottoposte alle Autorità, che la Lega ha definito per questo ciclo”. Sky, in una nota stampa, aggiunge inoltre: “Tanto più se si considerano anche le difficoltà del 60% delle famiglie italiane ad accedere alla rete con connessioni veloci, come ricordato dal Ministro dell’innovazione tecnologica e della transizione digitale”.
“Tutto ciò premesso, Sky Italia S.r.l. intima alla Lega di non escludere l’offerta dalla procedura di gara, riservandosi, in difetto, di esercitare ogni azione idonea a tutelare i propri diritti in ogni sede competente”, conclude.