Il patron del Chelsea Roman Abramovich ha dato il via a un’azione legale contro l’autore e contro l’editore del libro “Putin’s People”, sostenendo che l’opera sulla cerchia ristretta del Cremlino contiene «dichiarazioni false e diffamatorie» proprio sull’acquisizione del club inglese.
Per questo motivo, scrive il Financial Times, il miliardario russo-israeliano ha dichiarato lunedì di aver intentato una causa per diffamazione in Inghilterra contro HarperCollins e Catherine Belton, ex corrispondente proprio del quotidiano economico-finanziario da Mosca.
Il libro di Belton, pubblicato lo scorso anno, include affermazioni di Sergei Pugachev, un investitore diventato dissidente, secondo cui Abramovich avrebbe acquistato il Chelsea nel 2003 per ordine personale del presidente russo Vladimir Putin.
Abramovich ha risposto: «L’azione di oggi non è stata presa alla leggera. Non è mai stata una mia ambizione ottenere pubblicità e sono sempre stato riluttante a fornire commenti su qualsiasi questione, comprese dichiarazioni false o fuorvianti su di me o sul Chelsea».
«Tuttavia – ha aggiunto il patron del club londinese –, è diventato chiaro che le false accuse in questo libro stanno avendo un effetto dannoso, non solo sulla mia reputazione personale, ma anche rispetto alle attività del Chelsea».
Sul tema il Chelsea ha fatto sapere di non essere intenzionato a fornire alcun commento, ma ha comunque sottolineato che «il club e il suo staff sono orgogliosi dei suoi numerosi risultati sotto la guida di Abramovich».