L’inibizione di Lotito e almeno sei punti di penalizzazione per la Lazio in classifica. Sarebbe questa, secondo quanto riportato dal Messaggero, la richiesta che domani la Procura Figc farà davanti al Tribunale Federale per il caso dei tamponi.
Gli atti che l’accusa porterà domani nel corso del processo sono composti da oltre 460 pagine di relazione, oltre alle ispezioni a Formello, i verbali degli interrogatori e tutti i referti dei tamponi effettuati a calciatori e tesserati della Lazio. Mancano ancora gli atti relativi all’indagine penale, non ancora corrisposti
«Dalle positivita emerse, sia il 26 ottobre (tamponi Synlab pre-Brugge) sia il 30 ottobre 2020 (test Futura diagnostica, 48 ore prima della gara di campionato a Torino) non risultano adempiute le procedure di comunicazione alle competenti Asl, eccezion fatta per una e-mail di contenuto generico, priva di qualsiasi identificazione di positivi e di qualsivoglia prova documentale, sia dell’ avvenuto reale invio, sia della ricezione», l’accusa della Procura Figc.
«Non risultano attuate le prescritte misure di isolamento e quarantena prescritte dai Protocolli sanitari per contenere il contagio del Covid 19, non avendo i positivi rispettato il termine minimo di isolamento fissato dalle Circolari del Ministero della Salute, né avendo i soggetti che con i primi avevano avuto contatti stretti (tutto il gruppo squadra) tenuto una condotta rispettosa della prescritta quarantena».
La Lazio e Lotito hanno ovviamente preparato le carte per replicare alle accuse e provare a smontare punto per punto le accuse sul caso tamponi della Procura Federale: non solo varie testimonianze, ma anche il fatto che il Protocollo Figc non è stato approvato dal Coni. Anche perché Lotito rischia di dover dire addio a vita a tutte le cariche federali, in caso di squalifica fino a 12 mesi e un giorno.