Con l’inizio delle qualificazioni ai Mondiali in Qatar, riprende quota la questione dei diritti umani nel Paese, e soprattutto il ruolo giocato dalla violazione di questi nell’organizzazione della competizione. In occasione della prima gara contro Gibilterra, la nazionale della Norvegia è scesa in campo con una maglietta recante la scritta: “HUMAN RIGHTS, Respect on and off the pitch“, diritti umani, rispetto dentro e fuori dal campo.
Il regolamento FIFA, in teoria, prevede sanzioni per le federazioni o gli atleti che “utilizzano eventi sportivi per manifestazioni di natura non sportiva“. Tuttavia, come riporta Associated Press, per la nazionale norvegese non ci saranno conseguenze.
“La FIFA crede nella liberta d’espressione, e nel potere del calcio come forza per il bene” ha dichiarato il comitato esecutivo FIFA, il cui presidente Infantino ha sottolineato i progressi sociali compiuti dal Qatar proprio perché era stato scelta come sede per i Mondiali.
In ogni caso, la questione difficilmente si chiuderà qui. Alcuni club norvegesi hanno chiesto alla federazione di boicottare la competizione. Lo stesso commissario tecnico, Stale Solbakken, ha dichiarato che la sua squadra potrebbe “fare cose che il mondo possa vedere” per mettere pressione sul Qatar. Si vedrà, nei prossimi, se la posizione della Federcalcio norvegese si allineerà a quella olandese, oppure se opterà per decisioni ancora più drastiche.