La FIGC si prepara a lanciare questa settimana un’app che dovrebbe fare da lasciapassare per l’Europeo a Roma, con lo scopo di mitigare negli stadi ogni rischio legato alla pandemia. Il nome dell’app, secondo quanto riportato da Repubblica, dovrebbe essere “Mitiga”.
Il presidente della Federcalcio Gabriele Gravina conta di ottenere il via libera dal governo al ritorno degli azzurri dalla trasferta di mercoledì in Lituania. Gli incontri specifici si sono già svolti nelle scorse settimane e Gravina può giocare d’ anticipo.
Si avvicina, infatti, la data fatidica del 7 aprile, limite fissato dalla UEFA perché ciascuna delle città dei dodici Paesi sedi del torneo comunichi ufficialmente la propria disponibilità ad aprire parzialmente lo stadio designato, pena la rinuncia al torneo.
Il jolly della FIGC per avere 20-25 mila spettatori all’Olimpico è appunto l’applicazione creata da un gruppo di giovani esperti di startup e già testata con successo. Ogni possessore di biglietto per Roma potrà scaricarla sul proprio device: un codice a barre, che garantisce l’anonimato, certifica che si è fatto il tampone negativo o in aggiunta che si è vaccinati.
L’ esigenza era di superare l’incognita sulla campagna di vaccinazione, dato che ad aprile nessuno saprà con certezza quanti saranno gli italiani vaccinati a giugno. Il progetto della FIGC potrebbe così arginare questo problema.
Ovviamente, sarà comunque necessario adottare dentro lo stadio le misure di distanziamento sociale e l’uso della mascherina: difficilmente il riempimento dell’Olimpico andrà oltre il 30 o al massimo il 50% della capienza, fissata per l’Europeo in 65 mila spettatori.
Spetterà in ogni caso al comitato esecutivo UEFA, il 20 aprile, ratificare le dodici sedi, ma è il 7 aprile la data più importante: per ora nessuna città ha rinunciato, nemmeno Bilbao che pareva quella più in dubbio.