Sky prezzi abbonamenti
L'amministratore delegato di Sky Italia, Maximo Ibarra

Lunga intervista a La Repubblica da parte dell’amministratore di Sky Italia, Maximo Ibarra, che a pochi giorni dall’assegnazione dei diritti per la Serie A 2021-2024 è tornato sul tema. A iniziare dalla possibilità che Sky si sia sfilata dalla corsa per il prezzo eccessivo in relazione alla chance di accrescere gli abbonati.

«No, intanto perché le condizioni per noi sono diverse di quelle che ha avuto Dazn. Come si sa un provvedimento dell’Antitrust ci impedisce fino a maggio 2022 di acquisire i diritti in esclusiva, come ha potuto invece fare Dazn», ha esordito Ibarra.

«E poi – ha aggiunto – perché i diritti hanno un valore definito: abbiamo fissato un limite di prezzo oltre il quale non conveniva andare. La nostra offerta alla Lega prevedeva che accanto ad essa le stesse squadre di Serie A costruissero il canale della Lega: in questo modo si sarebbe arrivati ad eguagliare o addirittura a superare l’offerta che hanno accettato. Invece la Lega non ha voluto esplorare questa strada. Francamente non ho capito perché».

Sky prezzi abbonamenti – Senza Serie A costi in calo per i clienti

Ibarra ha comunque voluto lanciare un segnale per tranquillizzare i clienti, a proposito dei prezzi per abbonarsi: «Se la Serie A non ci fosse, ovviamente, ne scaleremo il costo dall’ abbonamento ai clienti in modo del tutto trasparente e proattivo. Ma i nostri clienti avranno sempre il vantaggio di una tecnologia all’avanguardia e di poter gestire tutto in un unico posto anche se in giro ci sono mille app diverse».

L’ad non si sbilancia invece su eventuali tagli del personale: «Sulle cifre non commento in alcun modo, anche perché è un tema che affronterò con i sindacati in un primo incontro il 9 aprile per avviare un dialogo costruttivo basato su un approccio socialmente sostenibile».

«Ogni azienda ha l’esigenza di stare al passo con la tecnologia e la concorrenza e deve trasformarsi di conseguenza. In Sky questa trasformazione verso il digitale è già cominciata da tempo e deve continuare senza soste, anche perché competiamo con soggetti che hanno economie di scala assai più grandi delle nostre e sono sottoposte a norme e tassazioni assai meno stringenti di quelle che toccano a noi», ha spiegato.

Chiusura dedicata alla possibilità che Ibarra esca da Sky e sia pronto a prendere la guida di un gruppo tecnologico: «Non c’è da stupirsi che circolino rumors in battaglie di questa portata. Fanno parte del gioco, ma sono privi di fondamento».

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