Serie A ascolti tv
Foto: Jonathan Moscrop/Sportimage

In attesa dell’assegnazione del pacchetto 2 della Serie A (tre partite a giornata in co-esclusiva con Dazn), continua a tenere banco il tema diritti televisivi per il ciclo triennale 2021-2024. In un’intervista rilasciata a La Repubblica, l’ad di Sky Italia Maximo Ibarra è tornato a ventilare l’ipotesi di un ricorso.

Alla domanda sulla possibilità di impugnare la decisione della Lega di assegnare le partite alla piattaforma di sport in streaming, Ibarra ha risposto: «Se l’accordo tra Dazn e Tim avesse come obiettivo quello di escludere che la Serie A possa essere trasmessa su tutti i device e su tutte le piattaforme, allora sarebbe un tema da valutare molto attentamente».

«Ovviamente – ha aggiunto ancora l’amministratore delegato di Sky Italia – verrà affrontato quando la gara sarà chiusa, ma vorrei ricordare fin d’ora che noi non abbiamo mai impedito a nessuno – Tim compresa – di avere i contenuti della Serie A sulla propria piattaforma».

In particolare, secondo quanto riportato da Tuttosport, si starebbe facendo largo l’ipotesi di un esposto all’Antitrust, nonostante l’emittente satellitare non abbia ancora confermato (nell’intervista Ibarra non ha chiuso la porta, ma resta in attesa della conclusione della gara).

In particolare, oltre ai dubbi sulla natura dell’intesa che coinvolge Dazn e Tim, si starebbe verificando ogni profilo di compatibilità con la Legge Melandri. Intanto, il CdR di Sky Sport ha espresso preoccupazione sulla situazione attuale, chiedendo all’azienda di essere chiara sui piani a medio e lungo termine.

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