La Lega Serie A ha assegnato a Dazn i diritti Tv del massimo campionato italiano per il ciclo 2021-2024, ma continua a esserci fibrillazione intorno al tema. Se la piattaforma di sport in streaming è al lavoro per preparare il proprio futuro, Sky da parte sua sta cercando di correre ai ripari per evitare un triste finale.
Ci sarà tempo per capire gli errori commessi (dalla cifra massima stabilita dalla proprietà per l’offerta sui diritti, fino a una possibile sottovalutazione di Dazn senza aver considerato la partnership con Tim), ora l’emittente satellitare sta cercando di imbastire la propria difesa, mentre Dazn costruisce la sua nuova offerta.
Dazn sta definendo il bouquet dei suoi abbonamenti con una richiesta economica che si aggira sui 30 euro al mese per tutto il calcio della Serie A. Con una tipologia di abbonamento flessibile, che il telespettatore può interrompere in qualsiasi momento e far ripartire quando e come vuole.
L’obiettivo – scrive il Corriere della Sera – è portare via a Sky più abbonati possibile. Sky non starà a guardare, promuoverà degli sconti competitivi, vuol far capire ai clienti che, oltre all’offerta multisport, il calcio di alto livello, quello internazionale, è suo.
Tuttavia, va ricordato che la partita dei diritti Tv non è ancora chiusa. A Sky sanno che senza serie A, immagine e sostanza ne risentirebbero pesantemente. Per questo l’emittente non dovrebbe ripetere l’errore commesso sul pacchetto 2 (le tre partite in coesclusiva) e busserà quindi al nuovo bando con una offerta più alta rispetto a quella già formulata: 75 milioni il primo anno, 87,5 il secondo, 100 il terzo.
In caso contrario, qualora potesse essere aggiustata la Legge Melandri, entrerà in scena Mediaset, ingolosita da una partita in chiaro (l’emittente di Cologno detiene già i diritti della Champions in streaming pay e in chiaro).
Tornando a Sky-Dazn, filtrano invece segnali di pace secondo il Corriere, di intesa futura su un possibile accordo di ritrasmissione. Sempre ammesso che Tim lo consenta: il colosso guidato da Luigi Gubitosi è entrato in gara quando si è sentito sfidato sul proprio campo da Sky dopo il lancio di Sky Wifi.
Nel frattempo, studi di avvocati preparano ricorsi all’Antitrust nel caso in cui venisse esclusa la trasmissione delle partite sul satellite. Il bando vinto da Dazn, con il sostegno di Tim, sarebbe il tema in discussione.