Analisi a cura di arch. LUCA FILIDEI
Congiuntamente al progetto per il nuovo stadio del Feyenoord, lo studio di architettura OMA ha previsto la riconversione dell’attuale impianto in cui milita il club. Il De Kuip, storica infrastrutture sportiva di Rotterdam, secondo la logica promossa dal project team fondato nel 1975 da Rem Koolhaas, potrebbe essere oggetto di un piano con la finalità di riconvertire la sua attuale destinazione d’uso.
Da simbolo del calcio professionistico, con la costruzione del più moderno Feyenoord Stadium a riqualificare il waterfront lungo il Nieuwe Maas, la struttura perderebbe quindi il suo principale utilizzo, promuovendo comunque il suo “status” in quanto luogo per la città. L’area del De Kuip, che comunque manterrà un contatto fisico con la localizzazione del nuovo stadio attraverso una strada urbana su più livelli, verrà contraddistinta dalla realizzazione di un parco, annettendo alla vita del quartiere diverse zone ora destinate a parcheggi e magazzini.
Sotto l’aspetto del progetto, OMA prevede un sostanziale ritorno al design originale della struttura, smantellando la copertura integrata nel 1994 in occasione del Campionato Europeo di calcio e demolendo alcune parti delle tribune. In tal modo, pur conservando gli elementi di risalita, si instaurerebbe una relazione spaziale tra l’esterno e l’interno, stabilendo quel continuum fisico che condurrebbe la popolazione ad entrare quasi spontaneamente in un luogo storico, rendendolo, sotto una nuova veste, un importante polo di Rotterdam.
Nonostante il trasferimento del Feyenoord, il De Kuip persevererà ad esistere nell’immaginario collettivo, costituendo anche un elemento cardine alla base dell’ambizioso progetto Feyenoord City. Di contrasto alla modernità caratterizzata dal concept del nuovo impianto sportivo, infatti, il De Kuip opporrà tradizione e un’originale multifunzionalità, contraddistinta dalle svariate funzione contenute nei volumi progettati da OMA. Seguendo un trend contemporaneo, il glorioso impianto diverrà un centro per il tempo libero e lo sport (principalmente non agonistico), sfruttando diversi piani non più per gli spalti ma, al contrario, per inserire unità abitative di varia grandezza.
Queste infatti avranno due principali configurazioni: al livello 5 (all’incirca la quota inferiore dell’attuale secondo anello) saranno disposti volumi accorpabili da 20 mq, mentre i piani 6 e 7 ospiteranno duplex da 73 mq. La circolazione, garantita da otto elementi di risalita, differenzierà i flussi tra spazi privati e pubblici, a cui verranno dedicati, oltre al presente campo da gioco, molti ambienti al di sotto del primo anello. L’unica eccezione sarà costituita da un volume posizionato sul lato est, principalmente occupata da un hotel da 3.750 mq.
Tale scelta, nella logica dei progettisti, preserverà la memoria dello stadio, pur riattualizzandolo per ospitare diverse destinazioni d’uso. Una soluzione in grado di far coesistere un monumento di Rotterdam con un’infrastruttura sportiva di ultima generazione (il Feyenoord Stadium), ma anche capace di riqualificare un’area della città attraverso un innovativo sodalizio tra passato e futuro.