Un lungo confronto, a tratti molto acceso, e un secondo appuntamento in programma in presenza già nei prossimi giorni. La riunione informale tra i 20 club della Serie A sul tema Superlega andata in scena oggi in videoconferenza ha visto la maggioranza dei club confermare la posizione della Lega resa nota ieri, ma non sono mancati gli scontri.
Nel mirino soprattutto il presidente della Juventus Andrea Agnelli e l’amministratore delegato dell’Inter Beppe Marotta. In particolare, diversi dirigenti (su tutti Cairo e Preziosi) hanno chiesto al dirigente nerazzurro di dimettersi dal ruolo di consigliere federale in rappresentanza della Figc, mentre al numero uno bianconero è stato rinfacciato in particolar modo il suo ruolo nella operazione con i fondi di private equity, con Cairo che lo ha apostrofato ripetutamente come “Giuda”.
Dopo alcuni momenti caldi, la riunione è poi proseguita nella valutazione di tutti gli aspetti del progetto Superlega. Dal canto loro, Inter, Milan e Juve hanno ribadito di voler continuare a giocare in Serie A, sottolineando che il percorso è all’inizio, che resta la volontà di dialogare con Fifa e Uefa e che la Superlega potrebbe presentare vantaggi anche per i club in termini di meccanismi di solidarietà.
Parole che non hanno convinto tutti, con Toro, Roma e Sampdoria tra i più contrari. Il confronto proseguirà la prossima, quando le società si rivedranno in presenze per continuare ad affrontare il tema.
“È un attentato alla salute di una associazione come la Lega: se uno come Marotta, ad dell’Inter, fa una cosa del genere si deve dimettere dalla Figc subito, e deve vergognarsi”., ha detto Cairo all’Ansa.