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(Foto: Michael Zemanek/BPI/Shutterstock, via Onefootball)

Sky non si arrende per la Serie A 2021-2024. L’emittente satellitare sta provando a bloccare l’assegnazione dei diritti televisivi alla piattaforma di sport in streaming Dazn, che lavorerà in partnership con Tim per le prossime tre stagioni. La notizia, apparsa per prima sul sito di MF-Milano Finanza, è stata confermata a Calcio e Finanza da fonti finanziarie.

In particolare, pay-tv ha presentato un ricorso d’urgenza in tribunale contro la delibera con cui la Lega Serie A ha approvato l’offerta da 840 milioni di euro per dieci partite del massimo campionato italiano a giornata, delle quali sette in esclusiva e tre in co-esclusiva.

Sky sostiene che l’assegnazione abbia violato la cosiddetta no single buyer rule stabilita dalla Legge Melandri che vieta a un singolo operatore «di acquisire in esclusiva tutti i pacchetti relativi alle dirette», considerando che Dazn trasmetterà appunto tutte le partite.

Sul tavolo rimane nel frattempo la questione del pacchetto di diritti in co-esclusiva, per il quale Sky aveva messo sul piatto una media di 87,5 milioni a stagione, offerta considerata troppo bassa dalla maggioranza dei club e quindi respinta lasciando scadere il bando.

Nel frattempo, la Lega Serie A si è quindi rimessa al lavoro su un altro bando per l’assegnazione delle tre gare, da approvare in assemblea domani e che dovrebbe essere “sdoppiato” per aprire anche alle piattaforme OTT e consentire ai club di ricevere in questo modo proposte più consistenti.

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