Possibile rivoluzione in arrivo per la Ligue 1. Come riporta Le Parisien, la LFP (lega calcio francese) sta ragionando sulla riduzione delle squadre nel massimo campionato, che potrebbero passare da 20 a 18 nel 2022.
Alla base della richiesta vi è il problema dei diritti televisivi, destinati a ridursi nei prossimi anni. Alla Ligue 1 è stata quindi chiesta una riduzione delle società partecipanti, possibilità mai così concreta come ora. La proposta è emersa durante il meeting del consiglio d’amministrazione della LFP del 21 aprile, quando “diverse voci influenti” hanno chiesto di porre la questione all’ordine del giorno.
Alcuni sono arrivati persino a immaginare una lega con soltanto 16 squadre, anche se di più difficile realizzazione. “Nulla è ancora deciso, ma è evidente che si procede in quella direzione” ha dichiarato un membro del CdA, “forse già dalla stagione 2022-23“. Una proposta simile era stata avanzata dai principali club inglesi, salvo essere rigettata dalla Premier.
La proposta viene presentata come adeguamento del calendario alla luce della riforma della Champions League, che impegnerà le partecipanti per almeno 10 partite nella prima fase (quattro in più del format attuale). Tuttavia, la vera motivazione sarebbe legata ai diritti televisivi, i cui proventi sono destinati a ridursi drasticamente nei prossimi anni.
Canal+ ha già dichiarato di non essere interessata alla trasmissione di tutto il campionato, ma solo delle gare migliori. E secondo un presidente, è stato proprio il patron dell’emittente (Maxime Saada) a richiedere tale riduzione, con il passaggio a 18 squadre che significherebbe 38 partite in meno da trasmettere.
La riduzione sembra in ogni caso avere un sostegno unanime in sede alla LFP. Persino Vincent Labrune, presidente della lega calcio francese, ha dato la sua benedizione alla proposta, ammettendo tuttavia che si tratterebbe di una questione puramente economica.
“Se diciamo che è per l’interesse per il calcio, staremmo mentendo. La realtà è che dato che la torta dei diritti televisivi si sta riducendo, bisogna diminuire il numero dei beneficiari“ ha dichiarato molto francamente Labrune.