L’Inghilterra torna in testa nel ranking UEFA per Paesi per la prima volta dopo nove anni. Grazie alla vittoria per 6-2 del Manchester United sulla Roma nella semifinale di andata di Europa League, gli inglesi hanno superato la Spagna e partiranno davanti anche nella prossima stagione.
E’ dalla stagione 2012/13 che la Spagna domina la classifica dei coefficienti UEFA, che mette in ordine i campionati nazionali sulla base dei risultati ottenuti dai rispettivi club nelle competizioni europee nell’arco delle ultime cinque stagioni.
Tuttavia, anche se quest’anno il Real Madrid e il Villarreal dovessero vincere rispettivamente la UEFA Champions League e l’Europa League, i risultati – e i relativi punti ottenuti – non impedirebbero all’Inghilterra di riconquistare la prima posizione.
I club inglesi, che sono stati in cima alla classifica dei coefficienti dal 2007/08 al 2011/12, hanno offerto performance nettamente superiori a quelle degli spagnoli in tre delle ultime cinque stagioni e il divario aumenterà all’inizio della prossima, quando dal conteggio usciranno una delle peggiori stagioni della Premier e una delle migliori della Liga: quella 2016/17.
La stagione in corso, inoltre, è la migliore dell’Inghilterra in Europa per prestazioni complessive, con due squadre in semifinale di Champions League e altrettante in semifinale di Europa League. Il punteggio per il 2020/21 ha eclissato il record precedente, registrato nel 2018/19, e la Premier League potrebbe ancora battere il punteggio più alto di tutti i tempi, stabilito dalla Liga nel 2015/16.
Ogni vittoria nelle competizioni europee fa guadagnare alla federazione nazionale di una squadra due punti che formano il coefficiente, e in più ci sono punti bonus per il raggiungimento di determinate fasi delle competizioni. I punti totali vengono quindi divisi per il numero di squadre che rappresentano un paese per ottenere un punteggio medio.
La tabella dei coefficienti UEFA viene utilizzata per assegnare i posti nelle competizioni europee, anche se essere al primo posto non comporta alcun privilegio speciale. I primi quattro Paesi in classifica mettono a disposizione per i loro club quattro posti in Champions League.