Le vicende sportivo-giudiziarie del Manchester City non sono ancora terminate del tutto. Come riporta il Daily Mail, il club è ancora sotto la lente delle autorità della Premier League per violazione del Fair Play Finanziario UEFA.
La vicenda risale al 2014, quando il City era stato multato per 20 milioni di euro dalla federazione europea, insieme a uno stop ai trasferimenti, per violazione del FPF, sentenza accettata dalla società con ammissione di colpevolezza. L’anno scorso, tuttavia, la stessa UEFA aveva chiesto l’esclusione della compagine di Guardiola dalla Champions League per i due anni successivi, sempre per “serie violazioni” del FPF: l’esclusione era stata poi tramutata dal TAS in una multa da 10 milioni.
Sembrava quindi che il Manchester City si fosse lasciato il problema alle spalle, ma fonti del Daily Mail hanno confermato che l’indagine della Premier League sulla società, cominciata nel marzo 2019, è tutt’ora in corso, e rimane “non risolta“. All’epoca, la Premier aveva dichiarato di aver “richiesto informazioni” al City, affermando che non avrebbe rilasciato dichiarazioni a riguardo fino al termine delle indagini.
L’inchiesta della Premier era partita in seguito al cosiddetto Football Leaks di Der Spiegel, che aveva diffuso documenti che provavano una serie di irregolarità commesse dal City. La società si era difesa dichiarando che tali documenti erano stati “rubati” e “pubblicati fuori contesto“, al fine di sabotare la reputazione del club. Resta ora da vedere come si evolverà la situazione, quando la Premier League tornerà a esprimersi sulla vicenda.