In tempi recenti è stato più volte accostato al Milan – nonostante le ripetute smentite –, ma Bernard Arnault e la sua Lvmh sembrano essere concentrati su altri settori e si preparano a mettere a segno nuove acquisizioni.
In particolare, secondo quanto riportato da MF-Fashion, il primo matrimonio del gruppo del lusso potrebbe essere con Tod’s, gruppo di Diego Della Valle, che di recente ha accolto Chiara Ferragni nel proprio cda. Speculazioni di mercato su un potenziale deal hanno iniziato a rincorrersi dopo che la holding ha aumentato la sua quota nell’azienda marchigiana al 10%.
Tuttavia, la società proprietaria del brand omonimo, di Roger Vivier, Hogan e Fay non è l’unica al centro di rumors. Nel mirino ci sarebbe anche Brunello Cucinelli, gioiello del Made in Italy, oggi controllato dall’omonimo designer-imprenditore.
Una realtà come Lvmh permetterebbe di rafforzare la competitività e solidità di questi brand, grazie alla condivisione di conoscenze, risorse e investimenti. Ma lo “shopping” in Italia non si ferma qui. Secondo indiscrezioni apparse sulla stampa sarebbe già in corso una trattativa tra L Catterton, società di private equity che fa capo a Lvmh e che a inizio anno si è aggiudicata Birkenstock ed Etro.
La previsione è che L Catterton rilevi il 60% del capitale e che la dinastia milanese resti impegnata con il 40%, con diritti di governance e una presenza importante nel gruppo che porta il suo nome. La casa di moda milanese aveva però risposto come non ci fossero «accordi vincolanti con alcun gruppo o fondo d’investimento».
L’ingresso prossimo di Lorenzo Bertelli, primogenito di Miuccia Prada e Lorenzo Bertelli, nel cda della società milanese ha invece messo momentaneamente a tacere speculazioni che vedevano Prada tra le aziende “acquistabili”. Si esclude anche un accordo tra Giorgio Armani e Lvmh dato che lo stilista ha dichiarato di pensare a una «liaison con un’importante azienda italiana».
Tra le griffe papabili circola poi il nome di Valentino nonché di Burberry. Non c’è che dire, gli affaire in ballo sono molteplici. Ad ora, l’ultima acquisizione messa a segno dal gruppo, che in portfolio ha nomi come Louis Vuitton, Dior e le italiane Fendi e Loro Piana, è stata quella di Tiffany per 15,8 miliardi di dollari.
L’operazione si è configurata come la più grande di tutta la storia di Lvmh, dopo quelle di Bulgari nel 2011, rilevata per 4,3 miliardi, Loro Piana (circa 2 miliardi) e Belmond (circa 3 miliardi). Lato L Catterton, oltre al già citato Birkenstock, c’è stato l’acquisto di Jott a inizio anno e un investimento nell’e-tailer indonesiano del beauty Social Bella.