All’indomani della conclusione della 35esima giornata di Serie A sono arrivati i verdetti del giudice sportivo, in vista del prossimo turno che partirà già da domani. Tra le decisioni che sono state prese ce n’è una che colpisce il direttore sportivo del Benevento, Pasquale Foggia. Al termine del match il dirigente si è avvicinato a Mazzoleni, che era addetto al Var in occasione della gara tra i campani e il Cagliari, ritenuto responsabile a suo dire di avere tolto il rigore che l’arbitro aveva inizialmente assegnato alla sua squadra.
A lui è stata inflitta una squalifica fino al 25 maggio, oltre a un’ ammenda di 10mila euro. Anche il presidente del club Vigorito si era scagliato davanti alle telecamere contro l’operato dell’arbitro.
Ds Benevento Foggia squalificato: le motivazioni della decisione
Nel comunicato che è stato diffuso è stata spiegata la decisione. “La sanzione è arrivata infatti “per avere, al termine della gara, nel tunnel che adduce agli spogliatoi, rivolto all’arbitro espressioni gravemente offensive; per avere, successivamente, nello spazio antistante gli spogliatoi degli Ufficiali di gara, rivolto epiteti gravemente ingiuriosi all’arbitro e al VAR, non percepiti dai medesimi soggetti (infrazione rilevata dai collaboratori della Procura Federale); per avere infine, nel parcheggio interno dello stadio, mentre gli Ufficiali di gara si accingevano a uscire, rivolto al VAR, con atteggiamento intimidatorio, reiterate frasi irriguardose”.
Sono sei invece i giocatori che sono stati squalificati, tutti per un turno. Si tratta di Andreas Pereira (l’unico degli squalificati a essere stato espulso) e Lucas Leiva della Lazio, Nkoulou del Torino, Matteo Ricci dello Spezia, Pasquale Schiattarella del Benevento e Alexis Saelemaekers del Milan.