Superlega memorie difensive
Florentino Perez e Aleksander Ceferin (Foto: Mike Kireev via Onefootball)

L’uragano Superlega si è abbattuto sul mondo del calcio e ora se ne contano i danni. Tra sanzioni, minacce e resistenze di vario tipo, la questione è destinata ora a diventare un caso giuridico-istituzionale a livello comunitario.

Come riporta AS, il 17esimo Tribunale Commerciale di Madrid ha sottoposto alla Corte di Giustizia dell’Unione europea una questione pregiudiziale per chiarire se la FIFA e la UEFA stiano impendendo la libera concorrenza.

La Superlega prosegue quindi la sua battaglia per poter diventare realtà. Il Tribunale madrileno presenterà la questione così come era stata presentata il 20 aprile dalla European Super League Company, la società che avrebbe dovuto (e che potrebbe in futuro) gestire la nuova competizione.

La Corte di Giustizia dell’Ue stabilirà se UEFA e FIFA siano beneficiari esclusivi dei diritti economico-televisivi e se abbiano la possibilità di impedire che si organizzino competizioni rivali, diritto che viene contestato dalla Superlega. Secondo l’ordinanza del magistrato Manuel Ruiz de Lara, ai sensi dell’interpretazione degli articoli 101 e 102 del TFUE (Trattato sul Funzionamento dell’Unione europea) le due federazioni starebbero commettendo un abuso di posizione dominante.

Superlega Unione europea – Le domande del giudice

«Se la FIFA e la UEFA, in quanto entità che rivendicano la competenza esclusiva di organizzare e autorizzare competizioni internazionali per club di calcio in Europa, vietassero o si opponessero, sulla base delle disposizioni dei loro statuti, allo sviluppo della Super League, dovrebbe essere interpretato l’articolo 101 TFUE nel senso che queste restrizioni alla concorrenza potrebbero beneficiare dell’eccezione stabilita in questa disposizione, considerando che si limita in forma sostanziale la produzione, si limita la comparsa di prodotti alternativi a quelli offerti dalla FIFA/UEFA nel mercato e si restringe l’innovazione, impedendo altri formati e modalità, eliminando la potenziale concorrenza nel mercato e limitando la scelta dei consumatori?», chiede il giudice alla Corte di Giustizia dell’Ue.

Lo stesso sottolinea inoltre che la UEFA e la FIFA sono società commerciali e aggiunge: «Questa restrizione beneficerebbe di una giustificazione oggettiva che consentirebbe di ritenere che non vi sia abuso di posizione dominante ai sensi dell’articolo 102 TFUE?».

Superlega Unione europea – Cosa dicono gli articoli del TFUE

A tal proposito, l’articolo 101 del TFUE recita che: «Sono incompatibili con il mercato interno e vietati tutti gli accordi tra imprese, tutte le decisioni di associazioni di imprese e tutte le pratiche concordate che possano pregiudicare il commercio tra Stati membri e che abbiano per oggetto o per effetto di impedire, restringere o falsare il gioco della concorrenza all’interno del mercato interno».

L’articolo 102 del TFUE sottolinea invece che: «È incompatibile con il mercato interno e vietato, nella misura in cui possa essere pregiudizievole al commercio tra Stati membri, lo sfruttamento abusivo da parte di una o più imprese di una posizione dominante sul mercato interno o su una parte sostanziale di questo».

Questi due punti sono considerati fondamentali nella strategia di avanzamento della Superlega e sono già sul tavolo della Corte di Giustizia dell’Ue, che storicamente ha agito in modo indipendente e riconoscendo abusi in altri tipi in contesti aziendali. Se lo farà anche questa volta, il progetto sarà più vicino a vedere la luce.

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