Radja Nainggolan (BEAUTIFUL SPORTS/Carabelli VIA Onefootball)

Obiettivo: tagliare i costi, cercando di mantenere una squadra competitiva. È questo l’obiettivo dell’Inter, su diktat di Suning, per i prossimi mesi tra mercato e addii. Una strada da seguire e che può partire, innanzitutto, dai tanti esuberi.

Sono diversi infatti i calciatori fuori o quasi dal progetto tecnico dell’Inter che faranno rientro alla base, dopo l’ultima stagione trascorsa in prestito. Che si vanno ad aggiungere ai diversi calciatori a cui non è stato rinnovato il contratto e ad alcuni componenti della rosa della annata appena conclusa non ritenuti più utili alla causa. Diversi addii che, potenzialmente, potrebbero permettere un risparmio intorno ai 55-60 milioni di euro, al netto di eventuali scelte sui sostituti.

Partiamo dai giocatori la cui cessione a titolo definitivo potrebbe comportare un risparmio importante a livello di ammortamenti. Joao Mario, Nainggolan, Vecino, Dalbert e Lazaro, complessivamente, hanno comportato costi per circa 31 milioni nell’ultima stagione, pur giocando con un’altra squadra o disputando poche gare in nerazzurro. Per i primi tre giocatori la prossima sarà l’ultima stagione di contratto con l’Inter, mentre Dalbert e Lazaro hanno ancora due anni di contratto. Anche se, alla luce della contingenza economica globale e del valore netto a bilancio al prossimo 30 giugno, potrebbe comunque essere tutt’altro che facile trovare acquirenti per tutti.

Ammortamento Valore netto al 30/6/21
Joao Mario 6,7 6,7
Nainggolan 9,6 9,6
Vecino 5 5
Dalbert 5,8 11,6
Lazaro 4,2 12,6
TOTALE 31,3

A questa ipotesi, va aggiunto il risparmio degli ingaggi di chi, tra i calciatori in scadenza e chi non rientra nel progetto (come il già citato Vecino e Vidal), può salutare il club nerazzurro.

Netto Lordo
Padelli 0,5 0,9
Vidal 6,5 12,0
Young 3,0 5,6
Kolarov 3,0 5,6
Vecino 2,5 4,6
D’Ambrosio 2,0 3,7
TOTALE 17,5 32,4

 

Resta poi da valutare, tuttavia, l’impatto di chi sostituirà i giocatori in uscita: stando alle indiscrezioni di mercato, quantomeno per le seconde linee l’ipotesi è di inserire nella rosa alcuni giovani al rientro dai prestiti come Pirola e Dimarco, opzioni low budget per riempire i vuoti lasciati dal mercato.

Inoltre, seppur solo a livello di liquidità (visto che per quanto riguarda il conto economico l’Inter aveva già anticipato i soldi nel bilancio al 30 giugno 2019), nella prossima stagione verrà meno anche il pagamento dell’ingaggio da circa 9 milioni lordi di Luciano Spalletti, il cui contratto coi nerazzurri scadrà infatti il prossimo 30 giugno.

Considerando i costi che il club nerazzurro ha iscritto a bilancio al 30 giugno 2020 (pari a 443 milioni), per un taglio del 15% complessivo servirebbe un risparmio intorno ai 65 milioni di euro.

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Classe 1990, giornalista.