Saranno giorni molto particolari, in cui il Governo dovrà fare i conti con delle tematiche delicate. Sono previsti, infatti, vari incontri tra tecnici del Governo e la Ragioneria generale di Stato per cominciare a discutere su alcuni argomenti molto importanti per il futuro del Paese: uno di questi è il Decreto Dignità.
Nella maggioranza, infatti, si sta facendo sempre più strada la volontà di modificare questo decreto che è ormai attivo da oltre tre anni e che ha inciso in maniera molto significativa sullo sport. In particolare, come vedremo di seguito, sulle serie minori.
Tra Decreto Dignità e pandemia
Sono stati mesi davvero molto complicati in Italia per quanto riguarda lo sport in generale, ed il calcio in particolare. L’impossibilità di poter ospitare tifosi allo stadio ha difatti cancellato una fetta enorme di guadagni delle società, in un momento storico in cui non c’è stata neanche la possibilità di tamponare i danni con le sponsorizzazioni legate al gioco. Tra pagamento di stipendi, e altre spese correlate, le società calcistiche sono praticamente strozzate e ovviamente i problemi sono sicuramente molto più evidenti nelle serie minori.
Il provvedimento del Governo, che risale al 2018, ha difatti cancellato accordi di entità molto significativa tra le società di scommesse e i club: parliamo di oltre 200 milioni di euro di mancati introiti per le società calcistiche. Una cifra pazzesca che va ad aggiungersi a tutti i problemi legati alla pandemia. Un danno economico che ora si aggirerebbe attorno ai 700 milioni di euro.
I divieti
Per chi non lo sapesse, il provvedimento legislativo ha difatti vietato ogni tipo di sponsorizzazione, sia diretta che indiretta, di attività legate alle scommesse sportive. Questo significa che anche i siti scommesse non hanno potuto in alcun modo promuovere la loro attività in questi anni. Parliamo dell’impossibilità di utilizzare dei cartelloni pubblicitari, di realizzare degli sponsor tv o online e di utilizzare anche le società calcistiche per quest’attività.
Immaginate che danno possa aver creato questo provvedimento per le serie minori. Non bisogna pensare, infatti, soltanto alle società della massima serie, ma soprattutto a quelle che difatti sorreggevano la loro economia su queste sponsorizzazioni. Solo in Serie C si è parlato di circa il 20% degli introiti venuti a mancare a causa di questa decisione governativa.
Pronti al cambiamento
Ciò ha portato nel corso dei mesi, in particolari di questi ultimi mesi, ad una serie di critiche e prese di posizione da parte di diversi esponenti di partiti politici, i quali hanno chiesto un cambiamento netto. E questo potrebbe essere messo in atto proprio nei prossimi giorni. Sono state chieste garanzie legate alla possibilità di aiutare le imprese.
Non dimentichiamo che con il decreto dignità sono stati, difatti, ingessati tutti i contratti a termine. Ora resta da capire cosa si voglia fare per cercare di salvare una situazione già molto intricata e che sta andando verso un punto di non ritorno. Si pensa ad una serie di correttivi, i quali possano essere utili a cercare di alleggerire le linee generali del decreto.