“La Superlega? Non è che ti puoi svegliare la mattina e fare una cosa privatistica. A meno che non esci dal sistema, come l’Nba, che però non risponde a nessuno della pallacanestro. Mentre il calcio risponde a Federazioni, Uefa e Fifa”. Così il presidente del Coni, Giovanni Malagò, al dibattito “Come sta il calcio italiano?”, organizzato da ‘Il Fatto quotidiano’. “L’NBA è un unicum che non risponde a nessuno. Invece c’è un tema di regole, di doping, di giustizia sportiva, di giocatori da prestare alle nazionali”, ha aggiunto Malagò.
Il presidente del Coni, da sostenitore della Roma, ha anche parlato dell’arrivo di Mourinho nella Capitale. “E’ una di quelle cose che ti mettono di buon umore, se sei della Roma è stata una specie di elettroshock, poi però come si dice: andiamo a vedere che succede”.
Tornando alla gestione di James Pallotta, Malagò ha poi risposto così a una domanda sulla vicenda stadio: “Se la vicenda stadio della Roma è stata per Pallotta una specie di truffa come Fontana di Trevi nel film di Totò? È una vicenda che ha qualcosa di incredibile. Sì, la penso così”.
Malagò, infine, ha ricordato la genesi della scelta di Roberto Mancini come ct della Nazionale italiana che venerdì esordirà agli Europei di calcio. “Fu in quel momento del commissariamento della Figc, nel 2018, che si individuò una scelta di prendere Mancini ct della Nazionale. C’erano anche altri nomi importanti in pista, ma consentitemi di dire che il lavoro di Mancini è stato finora straordinario. Se ho avuto voce in capitolo della scelta di Mancini? Sì, molto. Ma il nome di Mancini fu fatto per primo da Alessandro Costacurta, che era responsabile dell’area tecnica. Fabricini lo appoggiò e io al 100% andai in quella direzione”.
“Mancini può fare di tutto, ma credo sia indispensabile restare con i piedi per terra – conclude Malagò – Dove può arrivare l’Italia? Penso semifinale. Come dice Lippi, è fondamentale il concetto della forma”.