Il progetto del nuovo Camp Nou (foto fcbarcelona.com)

Il Barcellona potrebbe essere costretto a cambiare casa, almeno momentaneamente. Come riporta Marca, la compagnia di costruzioni incaricata di effettuare i lavori per il rinnovo del Camp Nou ha comunicato che, se il club vorrà continuare a disputare le partite durante i lavori, non sarà in grado di rispettare le tempistiche di quattro anni richieste dall’allora presidente Bertomeu.

Prende così sempre più quota l’ipotesi di un trasferimento momentaneo altrove delle partite casalinghe del club. L’ipotesi portata avanti da Laporta è quella dell’Estadio Olímpico Lluís Companys, situato nel promontorio di Montjuïc, a sud della città. L’impianto, casa dell’Espanyol dal 1997 al 2009 nonché casa della Nazionale di calcio di Andorra, presenta una capienza di oltre 60.000 spettatori.

In ogni caso, i blaugrana temono che il periodo di allontanamento dal Camp Nou possa essere più lungo del previsto, arrivando a un anno se non oltre. “La decisione finale dipenderà dai risultati delle consultazioni in corso, che stabiliranno cosa potremo fare, come partire e quando” ha dichiarato un membro del direttivo del club.

La giunta Bertomeu aveva stimato costi per 815 milioni di euro per il progetto “Espai Barça”, ma al momento le previsioni superano il miliardo, nonostante l’idea iniziale del 2014 fosse di non superare i 600 milioni. I lavori comunque non cominceranno prima del 2022, come lasciato intendere dal presidente Laporta.

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