La Copa America più controversa del nuovo millennio ha preso il via in un oceano di polemiche. Inizialmente prevista nel 2020, in Argentina e Colombia, la competizione è stata posticipata al 2021 (come gli Europei), ma tra gli organizzatori iniziali prima Bogotà e poi Buenos Aires hanno deciso di rinunciarvi.
La Conmebol ha quindi optato per il Brasile come sede unica, scatenando un’accesa reazione sia locale che internazionale, alla luce della situazione sanitaria del Paese, con il numero di contagi che non accenna a diminuire e una campagna vaccinale che procede a rilento (come nel resto del continente).
Gli effetti di questa scelta cominciano a intravedersi: come riporta Globo, il governo brasiliano ha confermato che tra i nuovi casi registrati almeno 41 sono direttamente correlati alla Copa America, nonostante il torneo si disputi a porte chiuse.
Tutto questo dopo neanche due giorni dall’inizio della manifestazione, alimentando così i timori sorti dopo l’assegnazione della competizione al Brasile. Timori che si aggiungono ai problemi dell’accordo tra Conmebol e Sinovac proprio per questo torneo, e ai dubbi sulla necessità di dover per forza giocare la quarta edizione della Copa America in sei anni in una situazione disperata come quella del continente sudamericano.