Diritti Tv Coppa Italia
(Foto: Imago Images, via Onefootball)

La Lega Serie A ha pubblicato l’invito a presentare offerte per i diritti audiovisivi della Coppa Italia e della Supercoppa italiana per le prossime tre stagioni calcistiche (2021-2024). Il nuovo ciclo coincide con le modifiche del format della competizione, che prevede la partecipazione di 44 squadre.

Diritti Tv Coppa Italia – Il doppio bando

Sono due le modalità attraverso le quali la Lega ha deciso di commercializzare la competizione:

  • Una prima modalità prevede l’acquisizione in esclusiva dei diritti per tutta la competizione, sia essa in chiaro o pay (Commercializzazione per Prodotto A);
  • Una seconda opzione prevede l’acquisizione di diritti in chiaro esclusivi per 14 gare (finale di Supercoppa italiana compresa) e la contestuale acquisizione da parte almeno di un altro operatore di diritti pay non in esclusiva per tutta la competizione (Commercializzazione per Prodotto B).

Diritti Tv Coppa Italia – La procedura “Prodotto A”

Partendo dalla prima modalità di commercializzazione (Prodotto A), i broadcaster interessati potranno presentare offerte con base d’asta pari a 42 milioni di euro per ognuna delle tre stagioni, dal 2021/22 fino al 2023/24. Il licenziatario che acquisirà i diritti dovrà poi trasmettere tutte le gare in diretta, partendo almeno dai trendaduesimi di finale per quanto riguarda la Coppa Italia.

I diritti sono assegnati in esclusiva, ma la Lega specifica che in caso di acquisizione da parte di Sky, non potrà essere prevista l’esclusiva via web a causa della sentenza del Consiglio di Stato sulla vicenda R2. In questo caso i diritti internet e IPTV potrebbero essere nuovamente commercializzati separatamente.

Chi acquisirà i diritti attraverso questa procedura competitiva potrà decidere se trasmettere la competizione in chiaro o a pagamento e potrà stabilire su quale piattaforma mandarla in onda, compresa la modalità OTT.

Diritti Tv Coppa Italia – La procedura “Prodotto B”

Per quanto riguarda la seconda modalità di commercializzazione, partendo da una base d’asta di 26 milioni di euro a stagione, i broadcaster potranno acquisire diritti esclusivi per la trasmissione in chiaro della finale di Supercoppa italiana e di 13 gare della Coppa Italia, così suddivise:

  • 4 ottavi di finale;
  • 4 quarti di finale;
  • 4 semifinali;
  • La finale

L’accettazione di offerte per questo pacchetto (Pacchetto TV in Chiaro) potrà avvenire solo contestualmente alla presenza di offerte per il Pacchetto di diritti non esclusivi Dirette a Pagamento da parte di altre emittenti.

Quest’ultimo pacchetto – da affiancare a quello per i match in chiaro – prevede la trasmissione pay non in esclusiva per tutti i match della competizione con un corrispettivo di 16 milioni di euro a stagione nel caso in cui ci sia solamente un broadcaster acquirente.

Come nel caso della Serie B (che per le prossime tre stagioni avrà tre emittenti), anche per questi diritti la cifra scenderà nel caso in cui ci siano due emittenti acquirenti (14 milioni a stagione ciascuna), tre emittenti acquirenti (12 milioni) o addirittura quattro (10 milioni).

Per quanto concerne questa seconda modalità, nel caso in cui la Lega optasse per un’offerta di questo tipo i diritti della Coppa Italia sarebbero suddivisi almeno tra due licenziatari: uno che trasmetterebbe 14 sfide in diretta in chiaro e almeno uno che trasmetterebbe tutte le partite a pagamento, seppur non in esclusiva.

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