Lo streaming e la rete sono ormai parte integrante del mondo della televisione, e il processo rivoluzionario è ormai irreversibile. Ad affermarlo è Luigi Gubitosi, amministratore delegato di Tim, che nel corso del panel “La magia del pubblico e il boom del digitale: un nuovo mondo è possibile?” ha sottolineato la sua posizione su quello che ritiene il futuro dell’intrattenimento.
“Tra 10 anni è difficile immaginare che ci sarà tanto satellitare nell’offerta televisiva, tra 15-20 anni calerà anche il digitale, nonostante l’importanza del passaggio al Dvb T2. Lo streaming è già, e lo diventerà ancora di più, la forma prevalente di televisione” ha dichiarato Gubitosi.
“Alcuni trend sulla tv tradizionale continueranno – ha proseguito -. Per la programmazione lineare rimarranno alcuni modelli attuali, ma la fruizione diventerà ibrida. Ho difficoltà a vedere nel futuro una forma di fruizione lineare a pagamento” ha continuato l’amministratore delegato Tim.
Gubitosi ha quindi concluso portando l’esempio positivo di Disney e del passaggio dei diritti tv della Serie A da Sky a DAZN, che “spingerà verso la fruizione dello streaming. Un processo naturale che avvantaggerà certe forme di arte. La cultura, ad eccezione di quello che accade su Rai Cultura, non è tipicamente televisiva, ma può trovare una nuova collocazione”.