La Liga ha deciso di estendere alla stagione 2021/22 le modifiche apportate alla regola del tetto salariale per la stagione 2020/21. Lo riporta Palco 23, spiegando che la normativa invida a ridurre ancora di più il costo della rosa ai club per evitare che la maggior parte di questi eccedano il limite imposto.
Il tetto salariale viene definito “limite di costo della rosa sportiva”: si tratta in pratica di un limite di spesa che ogni club propone e giustifica, nel rispetto del budget a disposizione, lasciando all’Autorità di convalida della Liga il compito di approvare il limite proposto.
In particolare, le norme riguarderanno quei club (35 su 42 tra prima e seconda divisione) che hanno sforato il tetto salariale e che potranno ingaggiare nuovi calciatori solo a precise condizioni:
- Innanzitutto, potranno tesserare calciatori il cui costo non ecceda il 25% della riduzione apportata alla spesa per la rosa;
- In secondo luogo, nel caso in cui vendano un giocatore, potranno utilizzare il 25% delle plusvalenza derivante dalla cessione per tesserarne un altro (per esempio, se il Barcellona dovesse vendere Ansu Fati a 100 milioni di euro, potrebbe usare il 25% della plusvalenza derivante dalla cessione);
- Infine, la percentuale si eleverà al 50% della plusvalenza quando il calciatore ceduto rappresenti almeno il 5% del costo della rosa.
Si tratta di un tentativo da parte della Liga di controllare i costi eccessivi dei club, invitandoli a ridurre il costo della rosa. Tuttavia, vi è chi ritiene che questa estensione un assist ai grandi club, che tramite le norme sulle cessioni potranno tesserare nuovi giocatori più facilmente senza superare il limite salariale concordato.