Liga OTT diritti Tv
(Foto: David Ramirez, via Onefootball)

Il modello di business dei diritti televisivi della Liga spagnola è in piena ridefinizione. La Lega calcistica spagnola si prepara a commercializzare il calcio in ​​territorio spagnolo dalla stagione 2022/23, con una cessione dei diritti diversa da quella attuale.

Come riporta Palco 23, in futuro la Liga prevede la commercializzazione diretta delle partite attraverso una propria piattaforma over-the-top (OTT). Javier Tebas, presidente della Liga, ha anticipato la novità durante il 1° Sport Business Days Forum.

«Fornire servizi al consumatore è il futuro», ha affermato Tebas, per il quale «è il lavoro che deve essere fatto, poiché se non facciamo quel passo, il nostro valore rimarrà nelle mani di un terzo (Amazon, Dazn o Facebook) che avrà tutti i dati, e i proprietari, che sono i club, sapranno solo dei 50.000 tifosi che vanno allo stadio, non dei milioni che li seguono attraverso l’OTT».

«Ci vorranno cinque o sei anni, ma il modello B2C sarà realizzato. Il modello è buono, ma bisognerà vedere se sarà sufficiente solo avere la Liga o accompagnarla con altri sport», ha aggiunto, osservando che «ecco perché abbiamo creato già un’OTT (LaLiga Sports TV), perché dobbiamo sapere tutto questo».

Attualmente, LaLiga Sports TV ha tra 1,6 e 1,7 milioni di utenti, ma non offre partite della Liga. Ci aiuta a «sapere come funziona il mondo OTT, dove sta andando il mondo dello sport e dello spettacolo: dal B2B al B2C, andare direttamente al consumatore e non attraverso le società di telecomunicazioni».

In merito alla prossima asta dei diritti, dalla stagione 2022/23, Tebas ha assicurato di essere ottimista, ma ha ribadito ancora una volta che «non sarà possibile crescere a doppia cifra», a causa dell’impatto della pandemia e dell’evoluzione del business televisivo. In ogni caso, ha sottolineato che «manterremo il livello o cresceremo» in relazione ai ricavi attuali, che si aggirano intorno ai 2 miliardi a stagione.

Tebas ha inoltre anticipato un cambio di strategia nella configurazione dei pacchetti, che potrebbe portare a una diversa distribuzione delle partite rispetto a quanto visto finora, e ha portato come esempio le giornate che Amazon trasmette della Premier League.

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