Sono arrivati in Comune nella giornata di sabato gli ultimi documenti firmati Milan e Inter sul dossier del nuovo stadio di San Siro. Si tratta soprattutto di integrazioni relative alle proprietà, nuovi chiarimenti richiesti mesi fa dal Comune alle società per far luce sugli assetti azionari dei due club.
Ora la palla ritorna a Palazzo Marino, dove bisognerà esaminare le carte e poi nel caso concedere un ulteriore via libera alla dichiarazione di pubblico interesse dell’opera, condizione essenziale per accelerare l’iter di costruzione del nuovo impianto.
Tuttavia, come riporta Il Corriere della Sera, la sensazione è che ci vorranno ancora mesi per arrivare al sì definitivo del Comune. Anche perché l’intera pratica dovrà comunque ripassare dall’esame del Consiglio comunale, la cui maggioranza di centrosinistra è fortemente divisa al proprio interno sull’opportunità urbanistica di un nuovo stadio.
Proprio sul tema stadio e sulla questione politica è tornato ieri il presidente del Milan, Paolo Scaroni, che ha detto: «Mi sembra non ci sia più nessun ostacolo, a parte le elezioni a Milano e non sarei stupito di uno spostamento della decisione dopo le Comunali».
«Questo regalo alla città di Milano, economico e sportivo, che avviene dopo un periodo difficile, mi sembra un regalo irrinunciabile. Sono convinto che lo faremo», ha sottolineato il presidente rossonero, augurandosi di poter completare l’impianto «prima delle Olimpiadi del 2026, ma se così non fosse si userà San Siro».