Situazione di stallo per quanto riguarda il futuro della Serie A in Medio Oriente e Nord Africa (MENA). Al termine dell’Assemblea andata in scena nella giornata di ieri, la Lega ha fatto sapere di avere rifiutato tutte le offerte pervenute per la trasmissione delle partite nella regione nel triennio 2021-2024.
Il massimo campionato italiano deve ancora trovare un acquirente per il periodo considerato, per questo motivo i club hanno deciso di dare il via a una nuova fase di trattative per assegnare i diritti televisivi.
Le difficoltà della Serie A per questo mercato – spiega l’Associated Press – sono spiegate dall’assenza nell’asta dell’emittente principale della regione, beIN Sports, con cui la Serie A aveva raggiunto un accordo per le ultime stagioni.
Il colosso internazionale, che ha sede in Qatar, non ha presentato un’offerta a causa dei contrasti con la Lega Serie A. Contrasti nati dai rapporti tra l’Italia e l’Arabia Saudita – soprattutto a seguito dell’accordo per la disputa di tre finali della Supercoppa italiana nel Paese – nonostante le proteste per il mancato rispetto dei diritti umani e (da parte di beIN) per i casi di pirateria legati all’emittente saudita beoutQ, che trasmetteva illegalmente proprio contenuti di beIN nel Paese.
Creata nel 2017, anno dell’embargo nei confronti del Qatar, beoutQ era stata creata principalmente per intercettare il segnale di beIN Sports, rivendendolo illegalmente sotto forma di abbonamento in tutta la regione, infliggendo così danni ingenti all’emittente qatariota. La vicenda si era trasformata in un conflitto nel conflitto tra il governo saudita e Doha, con Riyad accusata addirittura dall’Organizzazione Internazionale del Commercio di impedire la chiusura del sito.
Il legame tra Italia e Arabia Saudita priva così il calcio italiano di un potenziale accordo triennale (già raggiunto in passato) da 112 milioni di euro a stagione con beIN Sports, pari a metà degli introiti totali dall’estero, per la trasmissione della Serie A in 36 Paesi, inclusi i 24 della regione MENA.
«beIN valeva il 50% del nostro pacchetto e hanno deciso di non prendere parte alla nostra asta. E hanno proibito a tutti i loro amici e intermediari di fare offerte per i loro Paesi. Quindi siamo stati ostracizzati da beIN e questo rende tutto molto complicato e difficile», aveva commentato l’ad della Serie A, Luigi De Siervo, a proposito dei diritti internazionali della Serie A, che si prospettavano in forte calo.